I comunicati seguiti alla minaccia di sgombero e all'iniziativa dei centri sociali

Solidarietà a Vag61 e agli spazi autogestiti (in aggiornamento)

Un ponte per..., Rifondazione Comunista, Partito Comunista dei Lavoratori, Sinistra Critica, Verdi, Antagonismogay, associazione CampiAperti, GasBo, Siamo tutti cittadini ed alcuni nostri lettori contro l'attacco sferrato dal Comune all'Officina dei media indipendenti di via Paolo Fabbri e in sostegno dei centri sociali dopo il blitz negli uffici del Comune.
17 marzo 2008

Ovviamente avete tutto il mio appoggio, sono sempre piu' subdoli. Hanno distrutto tutte le attivita' come lambrakis e il mercatino dei Polacchi per ''non alterare'' i commercianti e cosi' di fatto relegare tutte le realta' non istituzionali a chiudere. Sono assolutamente con Vag e le sue battaglie.

Nadia d'arco (Un ponte per...)


Il Gruppo Consiliare del P.R.C. della Provincia di Bologna esprime piena solidarietà alle compagne e ai compagni impegnati nelle attività dell’Officina dei Media Indipendenti Vag61.

A un anno di distanza dal tentativo di colpire – secondo la logica “securitaria” che ispira l’attuale Amministrazione Comunale di Bologna – uno dei più autorevoli e impegnati Centri Sociali della città (allora fu la “querelle dello SCONTRINO” avviata dall’Assessora SANTANDREA), l’attacco si ripete, utilizzando la logica commerciale come mezzo contundente per tacitare una delle poche voci che traducono l’impegno sociale in critica sociale e proposta per una Bologna dell’Emancipazione e della Solidarietà.

Alla generosa Solidarietà delle donne e degli uomini di VAG 61 si deve e si può solo rispondere stando - anche nelle Istituzioni Locali - al loro fianco, contrastando con fermezza la volontà di chi vorrebbe costringerli al silenzio e imporre a Bologna un coprifuoco culturale e sociale indegno della sua storia e inaccettabile per ogni suo abitante.

Sergio Spina (presidente del gruppo)

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ECCO COSA PENSIAMO DEI CENTRI SOCIALI.

L'esperienza dei Centri Sociali, per quanto ci riguarda, va difesa ed
intendiamo difenderla.
Per almeno tre buoni motivi:
1 - la storia e le pratiche che i Centri Sociali, in questa città come in
altre, rappresentano una ricchezza e come beni comuni vanno difesi;
2 - i Centri Sociali non sono luoghi di socialità omologabili ad altri spazi
pubblici esistenti. Rappresentano nuove modalità di gestione e di diffusione
di culture, fuori dalla mercificazione, altrimenti sommerse in questa città.
Vanno quindi riviste, in forme più aperte e meno burocratiche, le modalità
di convenzione con queste realtà e con esse va aperto un rapporto di dialogo
positivo, al di là della forma con cui hanno preso vita;
3 - i Centri Sociali nascono dal bisogno di socialità e dai bisogni di fasce
di giovani e di precari. Socialità che abbia dei costi sostenibili per chi
vive con poche centinaia di euro al mese e per questo si deve dare la
possibilità di agire agli spazi pubblici autogestiti. Sono avamposti reali
di autodifesa per tante e tanti dalla solitudine e dalla frammentazione
della propria vita provocata dalla precarietà dell'esistenza.

Per questo ribadiamo che Vag61, il Livello 57, Crash e MetroLab sono
esperienze che vanno salvaguardate e rilanciate e che devono essere trovati
spazi e soluzioni affinché possano continuare a vivere ed a essere un valore
ed una ricchezza per questa città.
Due cose, però, ci tocca dirle anche all'assessore Patullo.
La Sinistra l'Arcobaleno rappresenta, almeno per noi, un modo diverso di
affrontare anche le problematiche sociali e giovanili che non possono essere
ricondotte ad una burocratica regolamentazione e irregimentazione.
La discontinuità con la giunta Guazzaloca ad oggi l'abbiamo vista - per
quanto riguarda gli spazi pubblici - solo per la riduzione del loro numero a
Bologna.
Farsi vanto, come esempio del buon lavoro svolto con i giovani, di un
accordo stipulato dalla precedente amministrazione di centro-destra, ci
sembra veramente poca cosa.
Oggi uno studio promosso dalla Provincia ci dice che un'azienda su due è
irregolare.
Domandiamo: non è forse un'illegalità ben più grave di quelle di cui troppo
spesso ci si occupa?

Tiziano Loreti (segretario provinciale Prc/Se Bologna)
Alessandro Bernardi (responsabile movimenti Prc/Se Bologna
Agostino Giordano (coordinatore Giovani Comuniste/i Prc/Se Bologna)


Le compagne e i compagni della sezione di Bologna del Partito Comunista dei Lavoratori esprimono la propria incondizionata solidarietà nei confronti dell'esperienza di autogestione rappresentata dal Vag61.
L'attacco a cui viene sottoposto con il pretesto di una sanzione amministrativa dimostra una volta di più il tentativo illegittimo da parte della Giunta di Bologna e del sindaco Cofferati di far tacere un'esperienza di ricerca sociale, politica e culturale libera e non allineata al falso concetto di legalità a senso unico proprio di una amministrazione vicina ai poteri forti e lontana dai ceti popolari e dalle giovani generazioni. Le compagne e i compagni del PCl da tempo sono impegnati a costruire l'opposizione di sinistra a questa giunta e al suo sindaco a partire anche dalla necessaria difesa degli spazi sociali autogestiti ripetutamente sotto attacco nella nostra città.

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Il Partito Comunista dei Lavoratori – Sezione provinciale di Bologna esprime la propria solidarietà alla protesta delle realtà autogestite bolognesi poste sotto attacco dall’amministrazione comunale e dalla sua Giunta.
Si tratta dell’ennesimo episodio che testimonia la politica antipopolare del Sindaco Cofferati, tesa a colpire l’integrità del territorio della città, con la speculazione legata alle grandi opere come il Metrò, i diritti dei migranti e dei giovani.
Ora tenta di colpire quelle realtà e quegli spazi sociali che sperimentano modalità di relazione tra le persone di tipo solidaristico e non mercantile.
Una Giunta legata ai poteri forti definisce queste sperimentazioni illegali.
Il sindaco si preoccupi piuttosto di rispondere delle proprie gravissime responsabilità nell’attentato alla salute dei cittadini bolognesi rappresentato dai continui sforamenti dei limiti di inquinamento dell’aria, come ha denunciato il Comitato “Cofferati cambia aria”.
Anche la Sinistra Arcobaleno dovrebbe decidersi definitivamente da che parte stare: nonostante i presunti “mal di pancia” continua a mantenere una linea di ambiguità che l’ha portata ad astenersi sul bilancio del Comune.

Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione di Bologna


Le compagne e i compagni della sinistra critica di bologna esprimono incondizionata solidarietà ai compagni ed alle compagne del vag61: si tratta ancora una volta del solito attacco repressivo del sindaco Cofferati, che continua nella sua imperterrita persecuzione di tutte le presenze scomode nella nostra città: dai centri sociali ai centri di aggregazione giovanili, dalle case occupate, alle baracche dei lavoratori immigrati clandestini. Gli strumenti possono cambiare: ruspe, manganelli, sanzioni amministrative e penali, ma lo scopo è sempre quello di "normalizzare" la città, eliminando tutte le esperienze radicate di autogestione e di lotta, utilizzando strumentalmente le tematiche dellŽinsicurezza e della legalità in un segno preciso di classe.

Con questa giunta e con questo sindaco non esistono spazi di compromesso, nè convenzioni o accordi che abbiamno senso di essere rispettati:le vostre lotte sono le nostre lotte!

Sinistra Critica Bologna


Il provvedimento di Palazzo D’Accursio mette a rischio l’esistenza stessa di uno spazio culturale importante del contesto cittadino. Dal 2004, anno in cui
è nato, il Vag è stato centro di produzione di informazione indipendente e luogo di dibattito politico, e ha dato spazio ad attività che altrimenti non avrebbero potuto sopravvivere, come Radio Città Fujiko, Zic e il
Mercatino Biologico.

Paolo Cento (deputato dei Verdi)

In Italia c’è una visione punitiva delle forme di aggregazione non inquadrate nelle tradizionali tipologie libero associative, invece questi spazi dovrebbero avere meno ostacoli burocratici, come da anni succede nel resto d’Europa. In questo orizzonte si trovano ormai diverse realtà associative, e per questo il discorso andrebbe affrontato con una discussione ampia e profonda, non
emergenziale.

Carlo Bottos (presidente dei Verdi di Bologna)


Vicinanza e solidarietà al Vag 61

La via del sanzionamento amministrativo di questa politica ipocrita,
arroccata, incapace di riconoscere il valore della riflessione comune, della
controinformazione, dell'autogestione della socialità imbarazza Bologna, ma
non fermerà le realtà che in questa città operano.
Tra queste e per queste il Vag 61 ha sempre inteso rappresentare luogo e
spazio per l'interazione, la riflessione e la memoria comune.

Parteciperemo volentieri alle assemblee/iniziative che il Vag 61 intenderà
proporre per difendersi dagli attacchi di una giunta comunale, quella di
Cofferati, ormai nota alle cronache nazionali solo per l'arroganza e lo
sprezzo con cui censura ogni marginalità e il servilismo con cui al
contrario segue ogni corporativismo.

Attendendo di potere tutt* finalmente esclamare, parafrasando O'Hara,
"Domani è un altro giorno"...

Antagonismogay


CampiAperti sostiene la lotta dei centri sociali

A distanza di un anno, ancora una volta, l'Amministrazione Comunale ha sferrato un attacco ingiustificato al centro sociale VAG61, in maniera subdola, multandolo di 4000 euro per somministrazione non autorizzata di alimenti e bevande con conseguente notifica di sgombero nel caso non si metta in regola, in uno spazio dove è noto che nessuno intasca un soldo dalla loro vendita e che tutto quello raccolto serve per l'autofinanziamento e per pagare le utenze e l'affitto proprio al Comune. E' sicuramente un duro colpo per uno spazio che oltre a produrre cultura, informazione, dibattito e conflitto politico, svolge, in molti casi, un'importante funzione sociale per la cittadinanza.
In maniera intelligente i centri sociali hanno affrontato insieme questo ennesimo attacco, sapendo che l'attacco a uno può diventare un possibile attacco a tutti e che l'atteggiamento ottuso e pregiudiziale nei loro confronti da parte del Comune deve terminare ed essere sostituito da una politica di riconoscimento del valore di queste esperienze.
Perciò l'Associazione Campiaperti, associazione di produttori e consumatori che organizza e gestisce i mercati di produttori biologici a Bologna, sostiene e condivide la lotta che i centri sociali stanno portando avanti. Troppe volte l’Amministrazione ha dimostrato di non essere attenta e reattiva di fronte alle istanze che vengono da questa parte della cittadinanza.
I mercati dei produttori biologici, infatti, sono nati e vivono proprio grazie alla collaborazione coi centri sociali, che per primi hanno capito la validità di queste esperienze, molto prima che lo facessero le istituzioni.
In più Campiaperti ribadisce il diritto alla sovranità alimentare e quindi il diritto all'autoproduzione alimentare senza per forza la necessità di burocratiche autorizzazioni sanitarie ormai inadatte a garantire il consumatore e atte a favorire la produzione di cibi confezionati, zeppi di conservanti, a scapito del piacere di produrre cose buone e fresche per sé e per gli altri.

CampiAperti
Associazione per la sovranità alimentare


VAG61 e' sotto gli occhi di tutti.
Come altri piccoli spazi sottratti al Mercato, e' un luogo d'incubazione delle grandi virtu'.
Confidiamo che le istituzioni di questa citta' se ne accorgano e consentano a Vag61 di continuare ad essere non solo un luogo di informazione e di produzione politica e culturale, ma anche di aggregazione sociale intelligente ed inclusiva.

Susanna Cattini
Presidente Associazione La Madia
GasBo - Gruppo d'Acquisto Solidale Bologna


Ciao,
per prima cosa voglio esprimervi tutta la mia solidarietà. Il comportamento
del Comune è davvero vergognoso.
Purtroppo non posso attivarmi assieme a voi perché sono all'estero.
Detto questo in caso di mali estremi so che - perché più volte è già stato
fatto - diventando circolo Arci (e basta davvero poco, un foglietto firmato
con lo statuto e 10 tessere più o meno), si possono avere tutte le
"coperture" necessarie per sopravvivere alle varie leggi che possono essere
usate contro un centro sociale o un'associazione che è davvero attiva sul
territorio.
Solitamente viene usato per "coprire" incontri con proiezioni di film,
musica e somministrazione di cibarie varie.
So che sarebbe problematico per voi perché significherebbe "sottostare",
anche se solo formalmente, ad un'altra organizzazione per di più anche in
parte politica ma comunque potrebbe essere una maniera di reagire senza
perdere nulla in autonomia. Poi non so quali siano le politiche dell'Arci a
Bologna quindi... è solo una possibilità.
Saluti e coraggio. Non fatevi mettere sotto da quei fascisti del Comune.

Gio (lettore di Zic, frequentatore di Vag61)

Salve,
ho seguito in questi giorni i vostri comunicati a seguito dell'attacco-multa del Comune.
Condivido in pieno il testo da voi diffuso. Perchè non cominciate a raccogliere delle firme ? Io ci sarei e anche tanti altri.

Anna Russo (lettrice di Zic)


Esprimiamo la nostra piena solidarietà al centro sociale VAG contro gli attacchi pretestuosi e dal chiaro significato politico avanzati dall'amministrazione comunale bolognese. Il VAG è per noi un luogo aperto di discussione e di democrazia partecipativa che ci ha permesso di portare avanti la campagna "SIAMO TUTTI CITTADINI" di estensione dei diritti di cittadinanza ai/alle migranti. Se non ci fosse stato VAG questa come innumerevoli altre iniziative sarebbero rimaste senza casa e senza forza. In una città sempre meno accoglienze VAG non rappresenta una riserva indiana ma un luogo di irradiazione di socialità, politica e cultura. La sua ricchezza è quella di essere un luogo aperto al confronto, alla città e ai movimenti che la attraversano. VAG non è un'esperienza che l'amministrazione comunale può chiudere. VAG vive nelle persone e nelle idee.
Noi saremo al fianco di VAG per difendere e moltiplicare gli spazi sociali autogestiti nella città di Bologna. Invitiamo tutti e tutte coloro che hanno trovato in VAG un luogo di arricchimento sociale e culturale a fare altrettanto.

Armando Quattrone
(referente del Comitato Promotore "SIAMO TUTTI CITTADINI")



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