Tutti ai domiciliari gli anarchici arrestati per i fatti del 13 ottobre. Autorizzato il corteo di sabato.

Gravi le imputazioni per i nove in attesa di processo per i disordini notturni in Piazza Verdi. Mentre il Coordinamento Rompere il Silenzio ha raggiunto l'accordo con la questura per il percorso del corteo annunciato da tempo contro le politiche securitarie e in solidarietà agli arrestati
6 febbraio 2008 - gi.ast.

Andrea T. ("Texino"), Federico R. e Maddalena C., in carcere dal 13 ottobre, e Sirio M., arrestato il 31 gennaio, hanno lasciato tra la sera di lunedì e la mattina di martedì la casa circondariale della Dozza di Bologna, dove erano trattenuti in custodia cautelare per aver ostacolato attivamente, in Piazza Verdi, il ricovero coatto di una giovane ubriaca da parte di alcuni agenti di polizia, accorsi pare in seguito a una chiamata.

In attesa dell'inizio del processo restano tutti detenuti agli arresti domiciliari, che dovrebbero essere concessi entro qualche giorno anche a Christian F. ("Faco"), l'unico ancora in carcere nel capoluogo emiliano. Sono coinvolti nelle indagini, ormai prossime alla chiusura, anche Emanuela B., Sara C., Salvatore S. (tutti e tre già ai domiciliari) e Juan Antonio F. S., attualmente in carcere a Poggio Reale, in quanto arrestato con cinque compagni (tra i quali il croato Miroslav B. - "Bogu" - anch'egli ai domicilari) sempre a Bologna mentre scrivevano sui muri di Strada Maggiore la propria solidarietà agli incarcerati di due giorni prima e condannati per direttissima in primo grado con pene da 4 a 10 mesi senza condizionale per danneggiamento aggravato.
Pesanti i capi d'accusa formulati per i fatti di Piazza Verdi dal pm Giovannini: resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, istigazione a delinquere, e persino rapina e tentata rapina, ipotizzate in relazione alla presunta sparizione di un paio di manette e di una ricetrasmittente degli agenti di polizia. I nove imputati, di età compresa tra i 19 e i 29 anni, rischiano diversi anni di reclusione.

Intanto è notizia di mercoledì sera l'autorizzazione concessa dalla questura felsinea alla manifestazione promossa per questo sabato dal "Coordinamento Rompiamo il Silenzio", nato su un'ampia piattaforma contro le politiche securiatrie proprio in seguito agli arresti di ottobre.
Il corteo, dal concentramento fissato in Piazza di Porta Ravagnana (Due Torri) alle 14.30, sfilerà per via Zamboni, p.zza Verdi. largo Respighi, via Castagnole, via Belle Arti, via Mascarella, via Irnerio, via Indipendenza e via Matteotti per concludersi in Piazza dell'Unità.
In vista dell'appuntamento di sabato, circa un centinaio di persone hanno affollato lunedì scorso il Circolo Iqbal Masih di Via della Barca per un'iniziativa di presentazione organizzata insieme agli attivisti della "Campagna contro il 270bis. e i reati associativi".
Lo stesso Coordinamento, in seguito ai nuovi arresti degli scorsi giorni, aveva dato vita sabato e mercoledì scorsi a due partecipati presidi comunicativi sotto le due Torri.