L’emergenza casa nelle grandi città

50 famiglie sotto sfratto, non c’è più la proroga per legge

Il 14 ottobre 2007 è scaduta la proroga per gli sfratti. Ieri, in consiglio comunale a Bologna, i consiglieri dell’Altra Sinistra hanno presentato un ordine del giorno per sollecitare l’Amministrazione comunale a far fronte alla nuova emergenza sociale.

16 ottobre 2007

Il 14 ottobre è scaduta la “proroga degli sfratti” e da più parti sono stati chiesti al governo italiano segnali concreti per una nuova politica per la casa, disattesa da molte legislature.
L’8 febbraio 2007, al fine di contenere il disagio abitativo e di favorire il passaggio da casa a casa per particolari categorie sociali, era stata approvata la Legge n.9 (sulla Sospensione delle procedure esecutive di rilascio) che disponeva la sospensione delle procedure di rilascio per otto mesi nei comuni con alta tensione abitativa.
L’interruzione della “proroga” produrrà, sul territorio nazionale, il considerevole numero di circa 3.000 procedimenti di sfratto. Ad essere colpiti saranno nuclei familiari con reddito annuo lordo complessivo inferiore a 27 mila euro, che sono composti, o hanno al loro interno, persone con più di 65 anni, malati terminali, portatori di handicap e persone con invalidità superiore al 66 per cento.
Per quanto riguarda la città di Bologna, dagli incontri avvenuti nelle scorse settimane presso la Prefettura, tra Ufficiali Giudiziari e Sindacati degli Inquilini, sarebbe emersa la previsione di circa 50 i nuclei familiari con particolari criticità economiche e sociali interessati a questi provvedimenti di sfratto (che vanno ad aggiungersi ai 102 sfratti per finita locazione, emersi dalle domande della nuova graduatoria ERP).
Ieri, in consiglio comunale, i consiglieri dell’Altra Sinistra hanno sostenuto che i ritardi dei meccanismi della politica creano danni alle categorie sociali più deboli nell’esercizio di un diritto fondamentale come è quello alla casa. Per queste ragioni hanno presentato un ordine del giorno in cui si ribadisce la necessità di una urgente ‘proroga tecnica’ finalizzata alla consegna di alloggi in affitto alternativi da parte dei Comuni, in attesa che si proceda con il «programma casa», per il quale il decreto legge 159 del 1 ottobre ha stanziato un finanziamento di 550 milioni di euro per garantire il passaggio degli sfrattati da casa a casa.
Nell’ordine del giorno si dà una valutazione sul fatto che il piano casa nazionale stenta a decollare e le risorse individuate sono insufficienti a dare risposte adeguate ai bisogni di alloggi pubblici e si invita la Giunta a farsi carico della condizione di disagio in cui si verranno a trovare i 50 nuclei familiari che a Bologna verranno sfrattati e di attivarsi con azioni di sostegno per impedire una vera e propria tragedia sociale.