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Zerocalcare: “Xm24 uno dei miei posti del cuore”

Oggi alle 19 incontro alla ex caserma Sani con il fumettista, che sull’appuntamento dice: “Volendo essere seri è un modo per parlare delle contraddizioni e degli equilibri che ci stanno nel lavorare su più tavoli”, ma probabilmente “il tutto si tradurrà in invettive e insulti”.

20 Novembre 2019 - 11:04

L’appuntamento è per le 19 di oggi, all’ingresso della ex caserma Sani sui giardini di via Parri: da venerdì scorso, il nuovo spazio occupato da Xm24. L’ospite? Sarà il fumettista Zerocalcare, che trovandosi in città in questi giorni ha deciso di fare visita alla nuova occupazione. L’occasione? Quella di inscenare un “grande processo” ai danni del disegnatore, pur concedendogli il beneficio del dubbio (scrivono gli attivisti sul sito: “Il nuovo spazio indaga sull’annosa questione con il fumettista in persona”). Così ieri l’artista sulla sua pagina facebook ha invitato all’appuntamento di questa sera: “Lo so che due giorni di fila a Bologna sembrano un’assurdità e dovrebbero essere l’inferno sulla terra per me, ma domani (oggi, ndr) in realtà c’è un’altra cosa che sono molto contento di fare: uno dei miei posti del cuore, XM24, sgomberato qualche mese fa, ha rioccupato all’ex caserma Sani (ingresso parco su via parri) a inizio settimana e per l’occasione ospitano il Grande Processo a Zerocalcare, che volendo essere seri è un modo per parlare delle contraddizioni e degli equilibri che ci stanno nel lavorare su più tavoli (dal mainstream agli spazi occupati, quali paletti uno si da, a quali compromessi è disposto e perché), ma siccome l’intervistatore è un faggiano cojone il tutto si tradurrà in invettive e insulti. Interventi video di soros, del presidente della cia, di assad e dei nazisti della musica pop mainstream. Alle 19 all’ex caserma sani. Oh, magari non ve ne frega un cazzo ma vale la pena passare solo per vedere quanto è bello il nuovo posto”.

E quindi? Quindi questa sera, dicono da Xm24, l’invito è a presentarsi con “sì domande scomode, no disegnetti!!” (nel senso che l’artista non disegnerà appositamente per chi lo richiedesse). A seguire ci sarà una cena sociale.

vignetta di Federica Giglio