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Xm24 a Merola: ”Dice il falso”.
E dal 25 può scattare sgombero

Al sindaco che ha parlato di ‘telenovela finita’: “Non sa cosa fanno i suoi assessori?”. Stasera incontro pubblico all’ex-Mercato, mentre ieri è stata notificata l’ordinanza che intima di lasciare il fabbricato entro due settimane.

11 Luglio 2019 - 12:30

Dopo la lettera (divenuta immediatamente petizione e che ad oggi ha raccolto circa duemila firmatari sul web) di un abitante della Bolognina, nella quale si invitava il sindaco Merola a intervenire per evitare lo sgombero di Xm24, e dopo le conseguenti affermazioni contraddittorie del sindaco – che a distanza di pochi giorni ha in un primo momento affermato di non aver mai voluto lo sgombero per l’ex-mercato, ma subito dopo ha dichiarato di considerare “finita la telenovela” di Xm24 – arriva oggi la risposta degli attivisti del centro sociale: “Il nulla che avanza alla conquista della mente di Merola. Il 29 giugno la città ha mostrato il suo affetto, solidarietà e il suo bisogno di Xm24. Nei giorni seguenti la solidarietà non si è fermata, come dimostrano le migliaia di firme raccolte – in pochi giorni – dalla petizione lanciata a partire dalla lettera di Stefano, abitante della Bolognina da più di mezzo secolo, a cui Merola ha dato una risposta con cui giunge persino a legittimare la paura del diverso: ‘Ci sono altrettante richieste di residenti di chiudere quel posto, alcune fatte col becero tono della destra, altre di semplici cittadini che non amano il centro sociale forse perché ciò che è così diverso può anche fare paura’. Mercoledì 10 luglio sul Corriere di Bologna leggiamo che ‘A sentir Merola però l’Xm24 da allora [cioè da fine giugno] non si è più fatto vivo’. L’accusa dell’amministrazione a Xm24 di non voler dialogare non è nuova, e ci accompagna da anni. Ma finalmente la verità emerge chiara, ed è Merola stesso a dire come stanno le cose: ‘Se si sono fatti vivi? Non mi interessa proprio […] Il dialogo con l’Xm 24 per quanto ci riguarda è finito. Tutte le occasioni di dialogo sono state fatte'”.

La verità, dicono dall’ex-mercato, è tutt’altra e “il sindaco di Bologna dice il falso. Solo negli ultimi giorni (26 giugno, 3 luglio e oggi 10 luglio) ci sono stati tre incontri ‘a tre’, avvenuti in questura: Xm24, l’assessore Matteo Lepore e il presidente di quartiere Daniele Ara, alla presenza di questore. Obiettivo degli incontri: trovare una soluzione diversa da uno sgombero coatto, a partire dalla nostra disponibilità ad affrontare anche un trasferimento pur di tutelare l’esperienza collettiva di Xm24. Unica proposta dell’amministrazione: l’abbandono dei locali prima dello sgombero e l’assegnazione di uno spazio di transizione (praticamente un magazzino) nell’attesa di uno spazio che al momento neppure esiste. Proposta inaccettabile per Xm24: restare in un magazzino in attesa del ‘magari’ e del ‘mercato’ e dello scontro tra le correnti del Pd. ‘Non c’e’ nessuna disponibilità di immobili di proprietà pubblica, non ho mandato per trattare su questo. Trovatevi uno spazio privato e magari vi aiutiamo’ ha detto Lepore il 3 luglio. Persino su questo Xm24 è stato disposto a ragionare. Il 10 luglio, una settimana dopo, con l’incontro già fissato nel pomeriggio, Merola con l’intervista al Corriere, nega l’esistenza di questi incontri: ‘non mi interessa proprio’, dice il sindaco. A conferma, la mattina stessa arriva a Xm24 l’ordinanza di sgombero, previsto a partire dal giorno 25 luglio”.

“Dunque – concludono gli attivisti – gli incontri in questura erano un bluff? Oppure Merola non sa cosa fanno i suoi assessori? Da una parte c’è un’amministrazione che si riempie la bocca con la parola ‘partecipazione’. Dall’altra la partecipazione vera: le assemblee affolltissime, le migliaia di persone che frequentano Xm24 ogni settimana, l’amore determinato con cui diecimila persone sono scese in strada il 29 giugno. Sono Merola, Lepore e Aitini i protagonisti di una pessima telenovela: quella del Pd bolognese. La nostra è una storia infinita. Che continua… alle 19 di oggi a Xm24 ci sarà un aggiornamento pubblico sulla battaglia contro il nulla che avanza, con l’intervento di Stefano Leonardi, nato e cresciuto in via Fioravanti, e di Mauro Boarelli, della redazione della rivista Gli Asini, e la condivisione di riflessioni, pensieri e strategie di Resistenza”.