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Welfare, “Neanche mezz’ora di meno”: a Casalecchio in piazza contro i tagli

Sabato 5 marzo gli “Educatori contro i tagli” scendo in piazza. Appuntamento alle 14:30 alla Casa della Conoscenza di Casalecchio. Pubblichiamo il comunciato di indizione.

02 Marzo 2011 - 18:03

Neanche mezz’ora di meno…

Siamo educatrici ed educatori del distretto di Casalecchio. Da ormai più di un mese ci stiamo battendo contro i tagli al welfare e il percorso che abbiamo fatto fino ad ora (come educatrici, educatori,sindacati, famiglie) è stato sorprendente per i risultati ottenuti: abbiamo messo sotto pressione enti locali che pensavano di portare avanti dei tagli nel silenzio più assoluto.

Non è stato così. C’è stata una mobilitazione dal basso e c’è stata una presa di posizione importante dei sindacati che, con lo stato d’agitazione e la minaccia dello sciopero, hanno ottenuto concessioni dai sindaci e dall’ASC. Concessioni, appunto.

In questo momento possiamo affermare con tranquillità che i Comuni del distretto sono divisi sulle scelte da prendere (6 faranno partire il taglio sul socioeducativo scolastico da settembre, altri 3, compreso Casalecchio, da fine marzo) e che l’impegno del Comune di Casalecchio a coprire le spese del tempo libero disabili con il 5 per mille è una conseguenza della forte presa di posizione di genitori e operatori.

Secondo i nostri calcoli il taglio di ore complessivo su tutti i servizi ammonterebbe a oltre 32.000 ore, comprendendo anche i tagli previsti sui servizi di prevenzione, trasporti e gite/campi solari.

Le proposte del sindaco Gamberini e dei 6 Comuni che faranno partire il taglio da settembre in realtà posticipano il problema e comunque ne lasciano in piedi la parte più significativa.

Come ha detto qualche genitore, non vogliamo che sia tagliata neppure mezz’ora di servizio.

Per questo abbiamo deciso di lanciare una data di manifestazione, vi invitiamo tutti a trovarci sabato pomeriggio, 5 marzo, alle 14:30 davanti alla Casa della Conoscenza a Casalecchio di Reno, per un coloratissimo corteo contro i tagli.

Educatrici ed educatori uniti contro i tagli

educatoriuniti2011@gmail.com

> Leggi la lettera aperta alla città:

Scriviamo questa lettera in qualità di cittadini ed educatori, indignati per le modalità con cui ultimamente vengono gestite le politiche economiche rivolte alla persona.

Cosa sta succedendo? Tagli alla cultura, tagli alla scuola, tagli alla ricerca, tagli ai servizi sociali! Quale società stiamo costruendo per il nostro futuro? O meglio: esisterà una società futura? O ci rassegneremo a vivere in solitudine, ognuno immerso nel suo tiepido isolamento, dentro una società sterile e impoverita, priva di contenuti solidali, una società egoista e prepotente. Quella società di certo non contempla noi operatori sociali, noi educatori.

I servizi sociali, mediatori tra cultura e scuola, tra risorse del territorio e abitanti più svantaggiati, lavorano in favore delle persone che vivono situazioni di disagio sociale o con problematiche relative alla condizione di handicap. Questo significa che ogni giorno noi educatori siamo sul campo ad affrontare contesti di devianza, disagio, emarginazione, a supportare i ragazzi con handicap nelle scuole, nei centri giovanili e sul territorio.

Conosciamo bene, e le abbiamo sottolineate svariate volte, le responsabilità delle politiche di questo governo.

Però non possiamo non denunciare le modalità con cui i Comuni del Distretto di Casalecchio di Reno e “ASC Insieme” hanno deciso di attuare tagli significativi (una somma ampiamente superiore al milione di euro) in aree così sensibili della popolazione come i minori e l’handicap, diminuendo le opportunità aggregative per gli abitanti più giovani,aumentando il rischio di situazioni dannose per i cittadini e incrementando gli episodi di microcriminalità.

Crediamo inoltre fermamente che tali tagli siano una misura antieconomica: molti dei servizi che si vogliono tagliare sono di prevenzione e dai costi abbastanza contenuti, in grado però di evitare molti invii in comunità terapeutiche, tanto più costosi e ugualmente a carico delle amministrazioni.

SABATO 5 MARZO ALLE 14,30 saremo per le vie di Casalecchio a difendere la nostra dignità, il nostro diritto al lavoro, ma soprattutto i diritti di chi non ha voce: bambini, ragazzi, adulti in situazione di difficoltà sociale che hanno il diritto di poter credere in un futuro in cui si possano sentirsi parte integrante della società.

La manifestazione sarà aperta a tutti coloro che vogliano sostenerci in questo momento difficile, esprimendo in maniera libera il proprio pensiero come cittadini, aldilà di qualsiasi appartenenza politica. Infatti l’organizzazione della manifestazione è ad opera di cittadini e lavoratori, persone che come noi stanno lottando contro tagli che minano l’equilibrio dell’intero sistema sociale. Sarà un’occasione per sentirci uniti a genitori, insegnanti, universitari, ricercatori, artisti, musicisti, nel difendere le radici profonde di una società, che rappresentano ciò che siamo, saremo e che vogliamo essere.

La scuola e l’università, elementi primari dell’educazione, i tagli che hanno subito ostacolano la crescita della società (dei nostri figli) perché in questo modo si privano le persone di quegli strumenti indispensabili per rendersi autonome e consapevoli, in grado di trovarsi responsabilmente il proprio posto nella società. Per queste ragioni siamo contrari ad ogni taglio che limiti in qualsiasi modo l’apprendimento e la possibilita’ di attingere alle fonti del sapere.

La cultura, elemento essenziale per comprendere la complessità e per costruire una coscienza critica, “…e’ bene comune e primario come l’acqua; i teatri, le biblioteche, i musei e i cinema sono come tanti acquedotti…e’ lo strumento che ci permette di distinguere tra il bene e il male e di giudicare anche chi ci governa” (Claudio Abbado, dalla trasmissione ‘Vieni via con me’). Parole che sottolineano come i tagli alla cultura, impediscano un sano sviluppo dei giovani (i nostri figli) e la possibilità di coltivare la propria coscienza critica, senza riuscire a distinguere i valori importanti nell’essere comunità attiva.

Per queste ragioni siamo contrari ad ogni taglio alla cultura che limiti lo sviluppo della coscienza critica e della conoscenza.Noi crediamo che i tagli nei settori di crescita culturale, formativa, educativa di una popolazione siano per lo sviluppo di una societa’ un grosso errore attuato dalle politiche locali e nazionali perche’ senza cultura ed educazione si rende l’uomo individualista, incapace di servire gli altri e di conseguenza anche se stesso, schiavo di un sistema in cui non e’ piu’ in grado di formare una propria visione critica del mondo che lo circonda.

Queste sono alcune delle ragioni della nostra manifestazione. Ci piace vederla come un momento di unione per i cittadini che vogliono per i propri figli un futuro costruito sulla consapevolezza

Educatori uniti contro i tagli

http://educatoricontroitagli.blogspot.com/

>  Nell’ambito del progetto inCassati!, promosso da Vag61 in collaborazione con Zic, prosegue la rubrica che raccoglie esperienze di resistenza e di lotta portate avanti dai lavoratori colpiti dalla crisi.

La redazione di Zeroincondotta

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