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“Una porcata” il licenziamento del ciclofattorino che ha strappato un biglietto fascista

Riders Union: “ancora più detestabile il fatto che questa porcata sia avvenuta in una data così importante come la Festa della Liberazione, invitiamo i nostri solidali a boicottare Winelivery”, la piattaforma da cui proveniva la consegna, “oltre a inondare l’app di recensioni negative”.

29 Aprile 2021 - 21:09

Il 25 aprile “giorno di lutto”, e l’augurio che “il nostro duce possa guidare la rinascita”. Era il testo di un bigliettino che un ciclofattorino avrebbe dovuto consegnare domenica scorsa insieme a due bottiglie di vino a un’abitazione privata in zona San Mamolo: una possibilità offerta dal committente, la piattaforma Winelivery. Invece, arrivato a destinazione, ha deciso di strapparlo davanti alla destinataria. Il giorno dopo, a mezzo e-mail, il corriere per cui lavorava lo ha licenziato.

“Per l’ennesima volta uno di noi è stato lasciato con il culo per terra”, scrive Riders Union, “a chi non fosse ancora chiaro il concetto, parliamo di un licenziamento in piena regola, avvenuto senza nessuna possibilità di contestazione dello stesso. Ed è ancora più detestabile il fatto che questa porcata sia avvenuta in una data così importante come la Festa della Liberazione. Una situazione figlia dell’abuso di contratti a ritenuta d’acconto, vero e proprio lavoro nero legalizzato, a cui queste scintillanti e “innovative” aziende fanno quotidianamente ricorso, anche per abbattere i costi in uscita della forza lavoro. È bene ricordare, infatti, che in un rapporto di lavoro ordinario, con un contratto vero e dei diritti effettivi, prima di ogni licenziamento c’è sempre la possibilità di poterlo contestare. Per questo rivendichiamo con forza il diritto ad un contratto di lavoro degno, per non essere più trattati come merce altamente ricattabile e spendibile in ogni momento. Ed è con questa rinnovata rabbia che ci portiamo dentro che invitiamo i nostri solidali a boicottare Winelivery, oltre ad inondarla di recensioni negative su Play Store per arrecargli un danno apparentemente simbolico che vuole dire tanto per questo tipo di aziende. Ci vediamo in piazza per il prossimo Primo Maggio, prontə e carichə per questa importante giornata di lotta! Non per Noi ma per Tutt*”.