Acabnews Bologna

“Un referendum contro la dismissione di Seribo”

Ross@: “La vera alternativa è un vero servizio pubblico di ristorazione scolastica, che garantisca qualità dei pasti e tariffe minori”.

21 Febbraio 2015 - 12:27

Seribo: su decisione della Giunta Merola andiamo al referendum

Se come pensiamo la Giunta Merola proseguirà con piglio renziano verso la dismissione di Seribo riteniamo opportuno promuovere un referendum cittadino contro questa decisione. Questa Giunta si sta caratterizzando per una politica di privatizzazione inaccettabile come provato dalla stessa cessione delle quote della Hera.  La liquidazione di Seribo e l’affidamento ai privati del servizio mensa (a grandi aziende come la stessa Camst, la Cir Food o una multinazionale come la Elior) rappresenta l’ennesima prova della strada imboccata da questa Giunta e dal Sindaco renziano Merola, cioè la dismissione delle partecipate e di tutto ciò che è pubblico. Scelte che oramai sono il carattere distintivo del sistema Pd. Tanti sono convinti che ora la questione “concreta” sia di garantire delle buone clausole di appalto o sono convinti che dei meccanismi di “libero mercato” possano garantire una migliore qualità e minor prezzi. Queste siano illusioni smentite dai tanti esempi di privatizzazione che sono sotto gli occhi di tutti.

La vera alternativa è un vero servizio pubblico di ristorazione scolastica con una società totalmente pubblica che garantisca qualità dei pasti e tariffe minori. È necessario contrastare questa politica di dismissione di ogni cosa pubblica, costruire mobilitazione per la difesa dei servizi pubblici diventa oggi una questione prioritaria.

In questi giorni abbiamo avviato una petizione cittadina, come da Statuto comunale, per una totale inversione di tendenza sulle mense cittadine, ma dopo la petizione popolare, vogliamo proporre anche un referendum cittadino vero e proprio. Sappiamo che Merola considera carta straccia ogni istanza popolare e democratica, come abbiamo ben visto sulle scuole private ma sicuramente noi non ci lasciamo intimidire.

Ross@