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Tper, sciopera “in massa” il comparto sosta

Con annesso presidio davanti all’azienda, anche per protestare contro alcuni procedimenti disciplinari. Usb: “La lotta proseguirà fino al ritiro delle sanzioni”. Sgb: “Cancellare le contestazioni, venerdì di nuovo braccia incrociate”.

03 Ottobre 2017 - 17:07

Braccia incrociate, nella giornata di oggi, per gli addetti del comparto sosta di Tper. Oltre allo sciopero promosso da Sgb e Usb, i lavoratori hanno anche effettuato un presidio davanti ai cancelli di Tper in via Saliceto e già da oggi si annuncia l’intenzione di portare avanti la mobilitazione con ulteriori iniziative. Spiega l’Usb: “Come deciso dall’assemblea generale promossa da Usb nei giorni scorsi, oggi gli accertatori della Sosta stanno scioperando in massa chiedendo a Tper SpA nuove assunzioni che ripristinino l’organico necessario, garantendo il loro diritto a ferie e permessi, e che in azienda cessino le azioni di repressione messe in atto contro i lavoratori. Un folto presidio di accertatori della Sosta ha manifestato davanti alla sede Tper, che sta sistematicamente scaricando sui lavoratori le mancate assunzioni, con una politica repressiva che mira a raggiungere i controlli previsti dal capitolato di appalto con decine di lavoratori in meno. I lavoratori chiedono il ritiro delle ennesime sanzioni messe in atto per colpire un reparto che in realtà ha raggiunto sempre tutti gli obiettivi di produttività richiesti dall’azienda. Usb Lavoro Privato ha proclamato questo primo sciopero dopo avere ripetutamente e inutilmente segnalato la carenza di organico degli Operatori qualificati della mobilità effettivamente impiegati in strada e l’aggravarsi delle condizioni lavorative del reparto. Stamane i lavoratori hanno annunciato la loro volontà di proseguire la lotta fino al ritiro delle sanzioni. Sollecitiamo nuovamente anche l’intervento dell’assessorato alla Mobilità del Comune, di fronte ad una gestione della Sosta che rischia di essere snaturata anche della propria funzione, in favore di un’attività sterile di conteggio dei veicoli in sosta, priva di qualsiasi relazione con il ruolo di supporto alla mobilità che dovrebbe avere il lavoro del reparto”.

Questo il comunicato di Sgb: “Grande adesione allo sciopero degli operatori della sosta proclamato per oggi dal sindacato Sgb. per rivendicare, ancora una volta i propri diritti e chiedere a Tper di ritirare le contestazioni disciplinari che, negli ultimi giorni, hanno portato alla sospensione di due operatori, minacciati di licenziamento. Durante lo sciopero una nutrita delegazione di lavoratori ha dato vita ad un presidio davanti ai cancelli dell’azienda di trasporto bolognese chiedendo di essere ricevuti dal direttore che, ancora una volta, si è dimostrato sorda alle richieste dei suoi dipendenti. Da tempo Sgb denuncia la carenza di personale operativo che comporta per i cittadini bolognesi e per l’amministrazione, che ha affidato il servizio a Tper, un minor controllo di chi trasgredisce le regole su strada a fronte anche di un ampliamento delle zone a pagamento. Quale utilità ha, ci chiediamo, pagare degli operatori per inserire le targhe dei cittadini che regolarmente parcheggiano su strada? Non sarebbe più utile che invece di fissare uno schermo gli accertatori facessero il lavoro per cui sono nati? L’azienda, invece di assumere nuovo personale pretende che gli accertatori rimasti raggiungano gli stessi livelli di ‘produzione’ (intesa come numero di controlli mensili) precedenti negando sistematicamente ferie, congedi e permessi, tacciando di assenteismo chi utilizza 104 o congedi parentali e penalizzando chi si ammala. Una gestione del personale da ‘secondini’ più che da manager che spia e controlla costantemente i propri dipendenti invece di valorizzare la loro professionalità, che li dota di strumenti inadeguati per svolgere il proprio lavoro e li colpisce con contestazioni disciplinari ingiuste che mirano principalmente a minare lo spirito dell’intero reparto peggiorando le condizioni di lavoro. Oggi gli accertatori erano sotto le finestre di Tper, per chiedere un cambio di passo al management, che parta dalla cancellazione delle contestazioni disciplinari che, negli ultimi giorni hanno portato alla sospensione di due colleghi. Non sono più disposti ad accettare di essere trattati come dei fannulloni da chi, sopra di loro, prende lauti premi sulle loro spalle e venerdì torneranno a scioperare”.