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Torino / La pioggia non ferma i NoTav: “Quest’opera non sarà costruita” [foto+audio+video]

Quindicimila alla manifestazione nazionale del movimento contro l’Alta velocità in Valsusa, nei giorni in cui il governo ufficializza la richiesta di finanziamento a Bruxelles e dopo le condanne del maxiprocesso per i fatti del 2011.

21 Febbraio 2015 - 19:12

torino Ci si è messa l’ondata di maltempo e anche la polizia che ha tentato di bloccare gli arrivi nel capoluogo piemontese, ma le 15.000 persone che hanno manifestato oggi da piazza Statuto a piazza Castello non si sono fatti affatto scoraggiare.

“Chi ancora parla di Tav come opportunità dovrebbe vergognarsi, noi siamo obbligati a fermare quest’opera. La posta in gioco è incredibile”, afferma Lele del Comitato di Lotta Popolare al termine del corteo. “Hanno provato con tutti i mezzi a fermarci, ora sono arrivate le sentenze – dice Marco dei Giovani NoTav – Ma oggi siamo qui per ribadire un’altra volta che quest’opera non va e non sarà costruita”.

La piazza di oggi è arrivata all’indomani dell’approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo per la Torino-Lione, che verrà sottoposto nei prossimi giorni all’Unione Europea perché venga stanziato il finanziamento senza cui l’opera non potrebbe mai essere realizzata. Ma è forte anche il tema dei diversi processi che hanno colpito gli attivisti del movimento. Tra gli interventi, quello di Guido, uno dei condannati del maxi-processo per lo sgombero della “Libera Repubblica della Maddalena” del 27 giugno 2013 e della battaglia di Val Clarea del successivo 3 luglio, conclusosi in primo grado il mese scorso con 47 condanne per complessivi 140 anni. “Ci sono decine di scene, nei filmati del 3 luglio, un cui si vedono dei poliziotti che tirano pietre – afferma – in questo processo si è visto uno sdoganamento della violenza di polizia e carabinieri”.

Non sono mancati i ringraziamenti agli hacktivisti di Anonymous, che nella giornata di oggi hanno sostenuto la mobilitazione NoTav colpendo e mandando offline i siti del Tribunale di Torino e del Cipe. Sdegno invece verso Trenitalia, che ha bloccato due volte il treno su cui viaggiavano i manifestanti provenienti dalla Lombardia: sono riusciti a unirsi alla manifestazione solo dopo le 18, confluendo nella piazza finale.

> Il video di ZicTv | Alberto Perino: Le grandi opere? “Il bancomat dei partiti

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