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Torino / I NoTav non sono dei terroristi

Assolti dall’accusa di eversione i quattro in carcere dal 2013. Condanne a tre anni e sei mesi per l’assalto al cantiere di Chiamonte che provocò la distruzione di un compressore.

17 Dicembre 2014 - 12:56

di Babba Urra

NoTav colpevoli di resistere (foto Zic)Claudio, Nicolò, Mattia e Chiara non sono dei terroristi. Alla sentenza del processo di primo grado a carico dei NoTav, il giudice ha respinto il quadro accusatorio che era stato portato avanti dalla procura di Torino che descriveva i quatto attivisti come dei pericolosi eversivi. I pm avevano avanzato una richiesta di condanna a nove anni e mezzo per tutti gli imputati. Secondo i magistrati, i quattro No Tav dovevano essere puniti perché avevano agito come dei terroristi con il chiaro intento di costringere lo stato ad ‘astenersi da qualsiasi atto’ nella costruzione della Torino Lione. Accanto alla notizia dell’assoluzione però, arrivano anche le condanne a tre anni e sei mesi con una penale di sei mila euro per i reati di danneggiamento e violenza a pubblico ufficiale consumati durante l’assalto al cantiere di Chiamonte del 2013.

Claudio, Niccolò, Mattia e Chiara si trovano in cella dal 9 dicembre del 2013 con l’accusa di aver partecipato all’azione di sabotaggio del cantiere Tav di Chiamonte della notte tra il 13 e il 14 maggio 2013 durante la quale ha preso fuoco un compressore. Arrestati con l’accusa di terrorismo pochi mesi più tardi, i NoTav sono stati tenuti in cella secondo il regime di sicurezza previsto per i reati più gravi come quelli mafiosi: l’isolamento. Entro i prossimi novanta giorni la sentenza dovrà essere depositata, solo allora si scoprirà il riconteggio della pena per i quattro imputati.