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Studenti senza alloggio? Un affare privato

Il Comune con gran soddisfazione annuncia che con tre progetti si intende raddoppiare l’offerta di alloggi attualmente garantita da Ergo: un bell’affare per chi realizza gli interventi. E in Bolognina piomba un palazzone di 53 metri.

07 Novembre 2018 - 13:35

Per gli studenti universitari trovare una casa a Bologna è diventata un’impresa. E naturalmente il Comune ha detto chiaro e tondo, per bocca dell’assessore alle Politiche abitative Virginia Gieri, che non intende lavorare alla ricera di alloggi. L’Università? Il rettore Francesco Ubertini in persona ha dichiarato che “al momento non abbiamo soluzione” per i 200 studenti idonei per le graduatorie Ergo ma rimasti senza posto letto. E così, guarda caso, largo ai privati. Magicamente il cerchio si chiude. A fare i conti, con una certa soddisfazione, è di nuovo l’amministrazione comunale, questa volta tramite l’assessore all’Urbanistica, Valentina Orioli, che mette in fila tre progetti in corso o in arrivo: The Student Hotel che sta per aprire nell’ex Telecom di via Fioravanti e due nuovi studentati, nelle aree ex Ervet ed ex Oma. Sommandoli si ottiene “una capienza di 1.500 posti per studenti che corrisponde all’attuale offerta di Ergo per la città. Quindi con questi tre progetti la raddoppiamo e questo dà l’idea delle politiche che stiamo sviluppando, con una sinergia virtuosa che necessita anche del privato”. Al di là del fatto che ci vorranno comunque degli anni, certo che ci vuole un bel coraggio a parlare di “politiche che stiamo sviluppando”, quando basta una semplice ed esaustiva parola: privatizzare. Privatizzare tutto quello che non sia stato già privatizzato. In questo caso, anche con operazioni impattanti dal punto di vista urbanistico. Basti pensare alla struttura che sorgerà nell’area ex Ervet in via Serlio, zona Bolognina, che sarà realizzata dalla Stonehill, società internazionale con sede a Londra: lo studentato avrà 16 piani, per ben 53 metri di altezza, con 513 alloggi. I lavori inizieranno entro la fine dell’anno e dovrebbero finire per settembre 2020. Il costo delle camere? Stonehill dice che non è stato ancora deciso, ma anticipa che saraà “competitivo” con i prezzi bolognesi: non molto rassicurante, visti per l’appunto i prezzi bolognesi. Una cosa già definita, invece, è che lo studentato avrà personale “specializzato nel gestire un numero così grande di studenti”, che avrà anche il compito di far rispettare un “codice di condotta” agli inquilini per “evitare qualsiasi tipo disagio nell’area” circostante. Very british.