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Studenti in rettorato contro il nuovo calcolo dell’Isee [+comunicato]

Il collettivo degli universitari per l’abolizione del nuovo calcolo delle borse di studio Ergo che esclude una grossa fetta di aventi diritto ha occupato l’ufficio del Garante degli studenti.

23 Settembre 2015 - 16:23

CPk-UquWcAAkEogBlitz questa mattina in Rettorato a Bologna contro l’introduzione del nuovo Isee, che rischia di lasciare senza borsa di studio molti universitari. Il gruppo autorganizzato degli studenti contro il nuovo Isee si è presentato questa mattina dalla Garante degli studenti, con la richiesta di un inviare una lettera di richieste a Ergo, l’agenzia regionale del diritto allo studio. La protesta è poi sfociata nell’occupazione dell’ufficio della Garante, durata circa un’ora e terminata con la promessa da parte del garante di inviare una lettera con le istanze del collettivo.

Immediata la censura arrivata dai prorettori Emilio Ferrari e Roberto Nicoletti che, invece di concentrarsi sui problemi segnalati dagli studenti, preferiscono prendere di mira l’iniziativa di oggi:  “Hanno tutto il diritto di protestare- sostiene Ferrari- ma devono comportarsi in modo corretto”. Nicoletti parla di “modi violenti” usati dai ragazzi per entrare.

Ben diverso quanto raccontato per tutta la mattina sui social network dagli studenti, con la lunga attesa dietro la porta del Garante che li ha portati ad occuparne l’ufficio. Questo il messaggio diffuso alla fine della mattinata dal collettivo degli studenti contro il nuovo Isee: “Stamattina vergognoso teatrino ad opera dell’Unibo, ma le richieste legittime di chi quest’anno si è visto cacciare dallo studentato o ha perso la borsa a causa del nuovo Isee sono state troppo forti!  Primo passo di una lunga lotta ma noi non ci arrenderemo mai! fino alla vittoria!”.

Intanto, come ricorda lo stesso prorettore Nicoletti, proprio domani scade il bando Ergo e ad oggi non si sa ancora quanti studenti rimarranno esclusi delle graduatorie Ergo a causa del nuovo calcolo.

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> Il comunicato:

Stamattina, come annunciato nei giorni scorsi, ci siamo mossi in tanti verso l’ufficio del Garante d’Ateneo per sollevare il problema dell’esclusione dall’accesso alle borse di studio e agli studentati provocato dalla riforma del calcolo ISEE.

L’obiettivo era che il Garante, figura deputata all’ascolto delle richieste degli studenti in caso di “restrizioni dei loro diritti” (come recita lo statuto), si facesse carico di trasmettere le nostre richieste all’Ente regionale per il diritto allo studio e prendesse atto pubblicamente del problema.

Le istanze che abbiamo presentato in quella sede sono state decise collettivamente prima di partire in corteo questa mattina e sono le seguenti:

-proroga dei tempi di presentazione della domanda di accesso alla Borsa di studio o all’alloggio in studentato
-proroga dei tempi di uscita dallo studentato
-reinserimento immediato di tutti gli ex beneficiari esclusi a parità di reddito rispetto allo scorso anno
-eliminazione del calcolo ISPE per la richiesta di benefici
-assegnazione di benefici a tutti gli studenti esclusi a causa del nuovo calcolo ISEE.

Purtroppo, ci siamo trovati immediatamente davanti a uno scenario ben diverso rispetto alle nostre aspettative: a fronte di un problema così grave e che ha conseguenze pesantissime su un’ampia fetta di popolazione studentesca, il Garante Neri e i prorettori Nicoletti e Ferrari accorsi in suo sostegno si sono dimostrati da subito insofferenti, ascoltando con aria sbrigativa e atteggiamento di sufficienza ciò che avevamo da dirgli, per poi sbatterci (letteralmente!) le porte in faccia davanti alle nostra richieste.
Invece di curarsi del fatto che centinaia di studenti si troveranno in situazioni paradossali, costretti ad esempio a troncare la propria carriera universitaria a causa di una casa di nessun valore ereditata dal nonno o che molte famiglie dovranno scegliere se far studiare il figlio minore o quello maggiore, si sono impuntati su scuse pretestuose per non accogliere la nostra semplice richiesta di inviare una mail ad ERGO.

Per questa ragione abbiamo deciso di occupare l’ufficio del Garante finché, dopo ore di pressione, siamo riusciti ad ottenere l’invio di questa, riunendoci successivamente in assemblea nel cortile di via Zamboni 32, dove ha sede lo sportello per il diritto allo studio, e rilanciando per il 30 settembre prossimo, quando ci riuniremo nuovamente in assemblea per decidere i prossimi passaggi di mobilitazione e a cui invitiamo pubblicamente anche ERGO, affinché prenda atto della situazione e si attivi per risolverla.
La giornata di oggi rappresenta solo l’inizio di una lunga battaglia contro una misura profondamente ingiusta e contro la quale abbiamo intenzione di mobilitarci a tutti i livelli.
Non possiamo stare a guardare mentre, con la scusa della razionalizzazione degli sprechi e della carenza di fondi, il diritto allo studio viene pesantemente attaccato, inventando falsi ricchi mentre non si fa altro che implementare la soppressione di diritti e l’impoverimento di tante famiglie truffate da questa riforma!

Studenti contro il nuovo calcolo Isee