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Studente ai domiciliari, ma Gip nega permesso per l’esame

Il giudice: deroghe “solo per provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita”. Libertà di dimora: “Rigetteremo questo nuovo e grave tentativo di sottrazione di agibilità politica”.

13 Novembre 2015 - 19:57

La libertà di studiare contro vite indigenti

Corteo Parvis e Loris“Sono consentite temporanee deroghe al regime cautelare domiciliare solo per provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita ovvero qualora si versi in situazione di assoluta indigenza; ritenuto che la presentazione a sostenere un esame universitario non rientra in alcuna di tali ipotesi e più in generale non risponda a ragioni di necessità; rigetta l’inchiesta”. E’ questa la risposta del Gip alla richiesta avanzata da Loris, studente universitario di Filosofia, di un temporaneo permesso dal regime degli arresti domiciliari a cui è costretto, per poter raggiungere la propria facoltà e sostenere un esame universitario, presente nel proprio piano di studi e regolarmente prenotato. Ad essere quindi palesemente attaccato dalla Procura è oggi il diritto allo studio. Dopo i ripetuti tentativi di Procura e Questura di negare la libertà di dissenso e d’espressione a diversi studenti universitari costretti da mesi ad arresti domiciliari, divieti di dimora e ad altre forma di limitazione della libertà, è di ieri l’ennesima prova della Procura di Bologna di muoversi nella direzione della gravissima violazione e negazione di libertà fondamentali e indispensabili per chi come Loris ha fatto proprio del diritto allo studio un campo di battaglia quotidiano e fondamentale per strappare al presente di crisi, impoverimento e precarietà un futuro negato.

Non sfugge la palese arbitrarietà delle motivazioni addotte dal Gip per rifiutare la richiesta di Loris di regolare svolgimento di un esame universitario. Autoprocalmatosi soggetto politico e morale la Procura dopo aver tentato di selezionarci e dividerci in soggetti “potenzialmente pericolosi” e quindi autorizzati o meno a proseguire le nostre relazioni affettive, lavorative e sociali in un luogo scelto, ora cerca di addomesticare i nostri bisogni ed esistenze dettandoci diritti ed esigenze indispensabili e necessarie. Ci chiediamo ancora una volta chi e in base a cosa si stabiliscono “le esigenze indispensabili di vita” e “le necessità” dei singoli e delle singole. Noi riteniamo per tutti e tutte e ancor di più per chi come Loris si trova ancora nella condizione di studente che la formazione, lo studio, la crescita intellettuale e critica attraverso il sapere, dentro e oltre l’Università, siano diritti ed esigenze indispensabili per accrescere quotidianamente e trasformare continuamente le nostre esistenze.

Alla luce di quest’ennesima provocazione appaiono poi ancora più forti le contraddizioni interne che attraversano la Procura. Se poco tempo fa infatti la stessa Procura ha dichiarato incompatibile la misura cautelare del divieto di dimora per studenti universitari, riconoscendo de facto il diritto di svolgere la propria vita formativa nel luogo delle proprie attività universitarie e negando in questo modo l’utilizzo del divieto di dimora come mezzo per colpire il dissenso politico, che sembrava essersi troppo facilmente sedimentato nella nostra città negli ultimi anni, oggi nega invece ad uno studente il diritto di svolgere un esame, il diritto allo studio.

Lo ribadiamo, come i tentativi di Procura e Questura spalleggiati dal PD, di negare la libertà di dissenso e di espressione a chi quotidianamente con coraggio e passione si batte contro un presente di crisi, impoverimento e precarietà, hanno trovato i nostri corpi uniti e determinati insieme a tanti e tante così rigetteremo questo nuovo e grave tentativo di sottrazione di agibilità politica e spazi di libertà nella nostra città.

Una cosa è certa: martedì Loris farà l’esame, siamo tutte e tutti noi garanti del diritto allo studio e al sapere critico che questo sistema di potere ogni giorno nega, con i tagli alla formazione e addirittura con l’azione della Procura.

Contro chi nega la libertà, con ogni mezzo necessario.

Libertà di dimora