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”Stop al disboscamento”, camminata ai Prati di Caprara [foto+video]

Manifestazione in difesa dell’area forestale spontanea minacciata dal cemento. Aria Pesa, diffusi i primi dati: ossido di azoto al top proprio in via Saffi, come sulle San Donato, Massarenti e Mazzini, in centro e in Bolognina.

22 Aprile 2018 - 12:34

Passeggiata ieri all’interno del bosco urbano dei Prati di Caprara est, dove è iniziato l’abbattimento degli alberi per “eventuale bonifica bellica” (che comunque interesserebbe un’area molto limitata) e in prospettiva per un progetto urbanistico che prevede una scuola ma anche alti palazzoni residenziali. Accompagnate dagli ottono della Banra Roncati, almeno duecento persone  hanno potuto vedere con i propri occhi come a essere minacciata sia un’area forestale spontanea, un polmone verde superstite in piena città. A promuovere l’iniziativa il comitato Rigenerazione No Speculazione, attivo contro i progetti di cementificazione che interessano anche l’altro settore dei Prati e la zona dello Stadio.

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Sit in ai Prati di Caprara

C’era anche il comitato Aria Pesa, che proprio in questi giorni ha diffuso i  primi risultati della campagna di monitoraggio partecipato dell’inquinamento in città: “Per analizzarli in profondità servirà un po’ di tempo, ma intanto si può ricavare qualche indicazione”, spiegano. Ecco dunque “dove respiriamo le più alte e le più basse concentrazioni di No2, ossido di azoto”. I risultati peggiori sono quelli dei campionatori in via Saffi (proprio dove si vuole disboscare), via Tolmino, via San Felice, via San Donato (all’altezza del cavalcavia della Tangenziale), via della Salita (zona Massarenti), via  Irnerio, piazza Malpighi, via Mazzini (angolo Palagi), piazza dell’Unità. Concentrazioni simili a Casalecchio, lungo la Porrettana. Concentrazioni molto basse, invece, sui colli: in via Siepelunga, via Orsoni (zona funivia) e via Giordano Bruno (San Ruffillo). “L’No2, come tutti gli inquinanti, si concentra a livelli piu’ elevati in prossimita’ delle sorgenti di emissione, che per l’No2 – sottolinea Area Paesa – sono soprattutto strade e autostrade”.