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La Staveco va all’ateneo, Cua: “Si realizzino alloggi, mense e spazi per tutti”

Oggi nuova autoriduzione alla mensa di piazza Puntoni, poi gli studenti vanno a Palazzo d’Accursio dove Sindaco e Rettore hanno siglato l’intesa per realizzare una cittadella universitaria all’ex area militare.

05 Marzo 2014 - 17:38

Il progetto era nell’aria da anni ma ora c’è la firma di Sindaco e Rettore: nell’ex area militare Staveco, tra Porta Castiglione e Porta San Mamolo, verrà realizzata la nuova cittadella universitaria. Il progetto verrà, in parte, finanziato da un piano di alienazione di immobili dell’Alma Mater in centro. Molti gli interrogativi, tanto sul merito del progetto quanto sulle alienazioni. “Ci rivediamo tra sei mesi – risponde Dionigi ai cronisti- la riservatezza in questo caso è dovuta e voluta”.

“Siamo preoccupati dall’affare Staveco – dicono gli studenti del Cua, che si sono presentati alla conferenza stampa successiva alla firma degli intesa – Se vengono svenduti i palazzi storici dell’Università in centro per realizzare un polo di eccellenza, cioè per poche elite, allora non ci stiamo. Alla Staveco devono essere realizzati alloggi, mense e spazi per tutti gli studenti e per tutte le tasche”. E ancora: “Se l’Ateneo ha palazzi sfitti e vuoti in centro, allora e’ uno scandalo: non vengano svenduti, ma siano subito messi a disposizione degli studenti”

Prima del blitz a Palazzo d’Accursio il Cua, insieme a Hobo, aveva partecipato a una nuova autoriduzione al Bononia Universitary Restaurant: “Abbiamo vinto la trattativa con la mensa e oggi dalle 13 alle 14 un pasto completo costerà tre euro invece dei 7 che chiedono agli studenti e alle studentesse! Ma ovviamente questo non ci basta, vogliamo che almeno un giorno alla settimana la mensa costi 3€, un prezzo accessibile a tutt*! Ricordiamo anche che la mensa di Bologna é la mensa più cara di tutta Italia, ed è gestita da privati, che non tengono conto dei bisogni reali degli studenti“, si legge su facebook.

Sul social network il collettivo dà anche appuntamento per oggi pomeriggio alle 18 per un presidio alla biblioteca di via Zamboni 36: “Dopo mesi di lotta e tensione, finalmente, l’università si è decisa a convocare un tavolo di confronto” con due pro-rettori, dove “saranno affrontate tutte le rivendicazioni portate avante in questi mesi, dal costo della mensa al progetto di biblioteca sociale” .