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Sos Rosarno e Boicotta Granarolo, corteo selvaggio al Centro Nova [foto]

Azione comunicativa tra gli scaffali dell’ipermercato. Solidarietà da parte di dipendenti e consumatori: “Capiamo questi ragazzi”.

11 Gennaio 2014 - 16:20

Questa mattina i facchini della Granarolo e Alchemilla Gas (rete SOS Rosarno) hanno dato vita insieme ad un presidio all’ingresso di Ipercoop Centronova, presidio poi sfociato in un corteo interno ai locali del centro commerciale.

I manifestanti hanno attraversato gli scaffali stracolmi del gigante della Gdo (Grande distribuzione organizzata) in capo a Legacoop, e hanno comunicato a consumatori e soci le condizioni di lavoro e i ricatti cui sono sottoposti sia i braccianti agricoli impegnati nella raccolta degli agrumi sia i facchini della Granarolo.

Dal megafono Crash, Hobo, Si.Cobas e Social Log scandiscono slogan contro Granarolo e la Gdo targata Legacoop, ricordando il licenziamento dei 51 facchini al termine di una serie di scioperi, ed invitando al boicottaggio del marchio caseario. Ogni tanto qualche membro di Alchemilla Gas si avvicina ai consumatori, tira fuori un paio di arance della rete ‘SOS Rosarno’, e spiega loro che la grande distribuzione di Coop fagocita i ricavi e non ricompensa equamente produttori e braccianti.

“Ci siamo sempre trovati bene qui, ma questa cosa ci trova solidali con questi ragazzi” sono le parole di una coppia di consumatori (soci Coop) che ha incrociato il corteo durante gli acquisti. “Capiamo questi ragazzi -sottolinea lei- siamo disoccupati tutti e due!”.

L., invece, lavora all’ipermercato e sta sistemando la merce sugli scaffali, proprio mentre lo striscione di boicotta Granarolo si ferma lì accanto. “Se fossi stata cliente oggi, sicuramente non avrei comprato Granarolo”, e aggiunge: “Mi sono messa qui, a lavorare lenta apposta, per sentire. Solidarizzo con questa lotta”.

Dopo aver ricordato anche la connessione che lega il CIE di Lampedusa a Legacoop attraverso consorzio Sisifo e LampedusAccoglienza, il corteo ha proseguito lungo le vie dello shopping dei saldi e si è concluso all’esterno del centro commerciale.

Vogliamo “legare la tenace lotta dei facchini contro la Granarolo alla lotta dei braccianti che si battono contro la grande distribuzione – scrivono gli attivisti di Crash in un comunicato- e per maggiori diritti e dignità dei lavoratori, ammanettati alla catena schiavistica dello sfruttamento e della Legacoop grazie alle Bossi-Fini, legge che garantisce anche direttamente alle cooperative decine di migliaia di euro con gli appalti per la gestione di Cie e Cara”.

Colazione indigesta dunque per Coop, che stamane è stata servita con latte e arance.

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