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“Smontare intesa Ugl-Assodelivery”, domani i ciclofattorini si fermano [audio]

“Molti clienti non ordineranno, molti locali spegneranno il tablet”, assicura Riders Union dando appuntamento alle 19 al Nettuno per poi muoversi in corteo. Annunciata inoltre un’assemblea verso un “percorso cittadino tra i tanti soggetti e settori che stanno pagando questa crisi”. Tre indagati, intanto, per il blitz del 21 settembre alla sede del sindacato firmatario.

29 Ottobre 2020 - 17:33

“Ci stiamo muovendo a livello legale coordinandoci tutto il territorio nazionale”, con cause già partite oltre che a Bologna a”Firenze, Torino, Roma, Palermo, Napoli”. Lo ha detto Riders Union oggi in conferenza stampa, annunciando lo sciopero per la giornata di domani contro l’accordo firmato tra l’associazione di categoria Assodelivery e l’Ugl. L’obiettivo e’ “cercare di smontare questo contratto con delle cause per licenziamento illegittimo, che sono partite in questi giorni e vogliono far dire ai giudici che Ugl non ha alcun mandato o rappresentatività per firmare questo contratto”.

Appuntamento dunque domani alle 19 al Nettuno e poi “ci muoveremo in corteo”, assicurano i riders, certi che “non solo molti clienti non ordineranno, ma anche molti locali spegneranno il tablet”. Durante la gioranta “lanceremo una proposta concreta alla città per un’assemblea pubblica che coinvolga tanti altri soggetti e settori che stanno pagando il prezzo di questa crisi e aprire un percorso cittadino”.

Nel merito dell’accordo tra Ugl e l’associazione di categoria delle piattaforme, I ciclofattorini parlano di un “ricatto bello e buono”, spiegando  che “tutte le aziende hanno mandato comunicazioni sulle email dei riders dicendo una cosa molto semplice: o firmi questo contratto o c’e’ una rescissione della prestazione lavorativa”. Per questo, “i riders vorrebbero continuare a lavorare ma molti di noi sono stati costretti a dire di no e ad andare per vie legali. A riprova dell’illegittimità di questo contratto è arrivata una notizia importante nella giornata di ieri: Ugl e’ stata esclusa dal Cese, cioè il Comitato economico e sociale dell’Ue, che quindi non le riconosce la legittimità di stipulare nuovi contratti”.

> L’audio della conferenza stampa (l’articolo continua sotto)

Vogliamo “bloccare l’accordo in tutte le sedi”, ribadisce Riders Union, innanzitutto perché comporterà “un abbassamento radicale delle paghe” È Inoltre stato”firmato durante la trattativa a un tavolo nazionale, che viene aggirata per fare un accordo di comodo ed evitare l’entrata in vigore della legge e quindi di riconoscere diritti a chi si e’ battuto negli ultimi tre anni”. Insomma, “un accordo truffa firmato sulla nostra pelle” che “fa addirittura dei passi indietro rispetto alle piccole conquiste che c’erano state” perché “mantiene il cottimo, non introduce una paga fissa oraria agganciata ai contratti nazionali, né malattia, né ferie, né contributi”. Ugl è “un sindacato di comodo che si è prestato a questo gioco e che non rappresenta nessuno nel settore. È da anni che in tutta Italia ci siamo organizzati e mobilitati, anche con le varie differenze, pero’ Ugl non l’abbiamo mai vista. Andremo in ogni sede, anche in Tribunale per dimostrare che Ugl non è un sindacato rappresentativo”.

“Questo contratto – aggiunge il collettivo – mette in difficoltà” anche le aziende che hanno firmato la Carta di Bologna”, ma comunque “si è riunito il tavolo di monitoraggio “ed e’ stato messo nero su bianco che non ci sarà nessun passo indietro rispetto ai punti della Carta”.

Si apprende intanto che ci sono tre indagati per il blitz  dello scorso 21 settembre alla sede Ugl: “In questi giorni alcuni di noi hanno ricevuto la notifica di un avviso di inizio indagini per la conferenza stampa fatta circa un mese fa davanti alla sede di Ugl” Secondo i ciclofattorini, le indagini sono scaturite “dall’esposto che l’Ugl aveva pubblicamente dichiarato di voler presentare”. Le accuse, dice Riders Union, “sono a dir poco ridicole: aver sparso dei volantini, aver fatto due scritte, aver proferito frasi di critica verso Ugl. Rispetto a questo non abbiamo nessun problema ad andare avanti nell’approfondimento delle indagini e a rivendicare il fatto di essere stati davanti alla sede di Ugl ad esprimere il nostro dissenso, perche’ questo e’ un contratto illegittimo”.