Acabnews Bologna

Sgombero Casa Mannaja, in tre alla Dozza [+comunicati]

Dopo gli sgomberi in via della Beverara e in via Zampieri, oggi pranzo solidale, assemblea e presidio sotto il carcere. Solidarietà da Taksim, Eat the Rich, Noi Restiamo.

18 Giugno 2014 - 11:52

Dopo lo sgombero di Casa Mannaja, cominciato ieri mattina e durato oltre cinque ore, “i cinque occupanti sono stati identificati, portati in Questura e lì trattenuti. Dopo quattro ore di fermo due compagni sono usciti- spiega un comunicato- mentre per i restanti tre è stato disposto l’arresto. In serata sono stati portati al carcere della Dozza”. Aggiornate le iniziative organizzate per oggi in risposta sia allo sgombero di Casa Mannaja che a quello di Acer-chiata, avvenuto subito dopo: alle 13,30 pranzo solidale all’angolo tra via Zampieri e via Di Vincenzo con la mensa Eat the Rich, alle 16 assemblea e alle 19 presidio per Fra, Tom e Nico al carcere della Dozza.

> I comunicati di solidarietà:

Basta sgomberi!

Oggi in città è stata portata avanti dalle forze di polizia un’ennesima manovra repressiva. Con un pesante carico di violenza sono state 
sgomberate due occupazioni nel giro di poche ore, un’operazione che va ad inscriversi entro un clima di duro inasprimento dell’operare delle istituzioni di fronte a ciò che si muove nel sociale. Siamo convinti che non saranno tuttavia questi tentativi a poter piegare le lotte che a Bologna ed in tutta Italia stanno con tenacia e determinazione costruendo spazi e tempi di resistenza e contapposizione sociale.

Liber* tutt* subito!

S.O. Taksim

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Eat the Rich sposta il suo pranzo in seguito agli sgomberi dell’occupazione a scopo abitativo “Casa Mannaja” di via della Beverara e della recente occupazione “Acer-chiata” di uno stabile abbandonato in via Zampieri, e degli arresti convalidati a tre occupanti. 
Ci vediamo all’angolo fra via Zampieri e via Di Vincenzo per un altro pranzo solidale!

A seguire dalle 16 è stata lanciata un’assemblea per rispondere agli sgomberi e agli arresti.

Eat the Rich

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Solidarietà ai compagni in carcere

Il 17 giugno abbiamo assistito all’ennesimo abuso da parte delle forze dell’ordine, fatto a cui dovremmo essere abituati ormai ma che ancora ci sgomenta. Due occupazioni, una abitativa e l’altra un circolo di quartiere, sono state brutalmente sgomberate. In questo momento cinque persone si trovano per la strada e il quartiere Bolognina ha perso un luogo di aggregazione e riflessione politica.
Ma ciò che più ha colpito chi, come noi, era li in quelle ore è stata la condotta del corpo dei vigili del fuoco, che già da qualche tempo si rende complice di operazioni puramente politiche. Ci auguriamo che l’eccezionale violenza e la veemenza dello sgombero di ieri non diventino la norma.
Il CSO Terzo Piano – NOI RESTIAMO esprime solidarietà ai tre compagni che ora si trovano in carcere. Finire in carcere per un’occupazione abitativa è inaccettabile.

CSO Terzo Piano – Noi Restiamo