Acabnews Bologna

Sgombero alla Caserma Sani

Mandate via dall’ex area militare e denunciate 22 persone che vivevano all’interno. Asia Usb: “L’ ennesima azione inutile che verrà vanificata tra qualche giorno”.

23 Gennaio 2014 - 18:52

Stamattina un ingente schieramento di forze di polizia ha sgomberato l’ex-Caserma Sani, denunciando 22 persone per occupazione di terreni ed edifici. L’ex-area militare che era stata presidiata per mesi dal sindacato Asia-Usb, è oramai vuota da diversi anni e al suo interno avevano trovato riparo persone senza casa. Nonostante l’emergenza abitativa colpisca duramente la città di Bologna, le istituzioni continuano a tenere in stato di degrado ed abbandono una vasta area pubblica.

> Il comunicato di Asia-Usb:

Apprendiamo dagli organi di stampa che questa mattina sono stati sgomberate 22 persone che, senza casa avevano occupato la Caserma Sani per esigenze abitative.
Ancora una volta le forze di polizia hanno perpetrato l’ ennesima azione inutile che verrà vanificata tra qualche giorno con una nuova occupazione di gente che vive senza un tetto sulla testa con l’ennesimo sperpero di soldi pubblici (li paghiamo noi con le nostre tasse) e di tempo rubato per questioni più significative,tipo la lotta alla criminalità e all’evasione fiscale di palazzinari e dei caporali che girano nelle fabbriche della logistica bolognese, non è una questione di ordine pubblico è una questione politica di ordine sociale .
Da anni comunichiamo alla città e alle istituzioni lo spreco degli alloggi vuoti ed inutilizzati e la barbarie incivile di tenere cittadini e migranti in situazioni di disagio abitativo tramite anche la piaga del lavoro nero che sfrutta i lavoratori migranti con salari da fame e affitti da hotel di lusso molte volte ricolmi di insalubrità e muffe. Abbiamo presidiato per mesi la Caserma Sani chiedendo al comune e al demanio l’utilizzo per scopo abitativo di quella struttura, l’abbiamo vista depredata giorno per giorno denunciandone la spoliazione ad istituzioni e forze dell’ordine pubblicamente attraverso la stampa e con l’informazione diretta ai cittadini, che in molte occasione hanno dimostrato solidarietà con le nostre proposte con la raccolte delle firme sulla petizione che abbiamo consegnato al Comune che le ha messo in un cassetto.
Abbiamo visto il fallimento della Politica di smantellamento e svendita portata avanti dal Demanio e cosa ancora più grave, a nostro avviso, è la politica dello Stato che applica la logica della liquidazione dei beni pubblici a favore del mercato e di ulteriore cementificazione del territorio, morale della favola quell’area continua ad essere terra di nessuno.
Teniamo a riproporre le soluzioni che a suo tempo abbiamo portato ai tavoli comuni con Demanio e Amministrazione Comunale , l’assegnazione degli alloggi in autogestione fino a che non si sarà raggiunto un accordo di vendita.