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Sfrattati da via Achillini, traslocano in centro

Dopo lo sgombero dell’occupazione in zona Mazzini, alle 16 presidio in Piazza Roosevelt. Subito dopo, come anticipano gli “Abitanti Resistenti” a Zeroincondotta, l’obiettivo sarà allestire una tendopoli in Piazza Maggiore. Usb: “Inaudita” l’ordinanza del tribunale.

29 Novembre 2012 - 13:18

A seguito dello sgombero di stamane e dopo i blocchi del traffico in via Mazzini, gli “Abitanti resistenti” saranno alle 16 in Piazza Roosevelt, sotto la prefettura. Dopo il presidio, anticipa il collettivo a Zeroincondotta, l’intenzione è quella di allestire una tendopoli in Piazza Maggiore.

> Comunicato Usb:

Questa mattina alle ore 8, ingenti forze di Polizia e Carabinieri hanno avviato lo sgombero della palazzina occupata in Via Achillini.

In questa palazzina sottratta alla speculazione privata dal mese di maggio, sono presenti 4 nuclei familiari con diversi minori che si vedono così sottrarre l’unica possibilità di avere un tetto sulla loro testa.

Lo sgombro è avvenuto in conseguenza di una incredibile ordinanza del Tribunale di Bologna, nella quale si ipotizza una “astratta configurabilità del reato” in quanto alcune “persone sembrano avere anche organizzato incontri e attività parapolitiche”.

In poche parole, si tratta di un’astratta ipotesi di reato e, soprattutto, si agisce preventivamente in termini repressivi contro coloro che esprimono la necessità di occupare stabili sfitti da anni quando non si ha altra alternativa che vivere in strada.

Un reato d’opinione che si reprime preventivamente. Una cosa inaudita!

E’ evidente che ci troviamo di fronte ad un innalzamento del livello repressivo nei confronti di chi rivendica e pratica la difesa e l’acquisizione dei più elementari diritti di civiltà, come il diritto adabitare.

L’inaccettabile principio della repressione preventiva l’abbiamo visto messo in pratica nei confronti degli studenti nel corso delle recenti manifestazioni e lo vediamo propagandato dal Ministro Cancellieri che invoca il cosiddetto DASPO e nelle sue continue, allarmistiche, dichiarazioni pubbliche sul pericolo di una situazione di conflitto da parte dei lavoratori e delle famiglie che stanno subendo gli effetti della crisi economica.

Oggi, a farne le spese, nella la nostra Città, sono le famiglie di Via Achillini.

Tutti i sinceri democratici dovrebbero indignarsi di fronte alle motivazioni addotte dal Tribunale di Bologna.

Appuntamento per tutti oggi alle ore 16.00 in P.zza Roosevelt.

Federazione USB Bologna
ASIA-USB