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“Sei precaria? Allora ti spetta un solo giorno di lutto”

E’ quanto si è sentita dire una lavoratrice comunale, racconta Sgb, che ieri ha anche protestato in Consiglio per il diritto di assemblea. Intanto, sciopero riuscito alla Fabio Perini. E Usb: “Gara sosta? Navigazione a vista”.

10 Aprile 2018 - 14:58

(Comune Palazzo D'Accursio - foto Zic)“Più forte della morte è l’amore”, diceva una canzone, ma evidentemente “non l’hanno pensata allo stesso modo i dirigenti dell’Istituzione Educazione Scuola che, senza tanti scrupoli, hanno deciso di risparmiare anche sul lutto. ‘Non tre giorni di lutto, ma due o solo uno, sei precaria’ si è sentita rispondere una lavoratrice del Comune di Bologna. Anche il dolore davanti alla perdita di un caro, vale meno se non sei a tempo indeterminato!”. E’ l’episodio raccontato dall’Sgb: “Secondo l’amministrazione i giorni di lutto andavano maturati… Pertanto non tutti avevano lo stesso diritto ad usufruirne. Eppure il lutto è lutto e per nessuna legge la sofferenza per la perdita di un caro, di chi è assunto a tempo determinato, è inferiore a quella di chi è assunto a tempo indeterminato! Ancora una volta ci siamo scontrati con la sottrazione di diritti, con lavoratori di serie A e di serie B. Lavoratori a cui viene garantito il diritto di soffrire e lavoratori a cui questo diritto non è riconosciuto. Abbiamo dovuto fare i conti con la mancanza di conoscenza della legge da parte chi ci amministra e con la sua inettitudine nella gestione dei lavoratori, nel rispetto dei diritti primari. Fortunatamente dopo il nostro intervento, hanno deciso di andare a studiarsi la Legge e il diritto scippato è stato reso! Mai abbassare la guardia di fronte a chi tratta le nostre vite come vuoti a perdere…”.

Ieri, intanto, sempre Sgb è stata protagonista di una prolungata protesta in Consiglio comunale, che a più riprese è stato bloccato per rivendicare “il diritto di assemblea che la giunta Merola ha vietato da due anni. Il divieto non è stato tolto nemmeno in queste settimane di Campagna elettorale Rsu, oggi togliamo la parola a loro”, ha dichiarato il sindacato durante l’iniziativa. Dopo la prima interruzione, i delegati hanno ottenuto un incontro con i capigruppo che però non ha risolto la situazione, perchè nessun rappresentante dell’amministrazione ha accolto la richiesta di firmare l’autorizzazione allo svolgimento di un’assemblea. Il Consiglio quindi è stato di nuovo interrotto più volte, mettendo a repentaglio l’approvazione della delibera in quel momento in discussione. “Fastidioso quando non vi fanno parlare vero?”, hanno gridato i sindacalisti. Alla fine, tra cori e striscioni, la delibera è stata approvata in fretta e furia con assessori e consiglieri costretti a rinunciare agli interventi. Poi la seduta è stata chiusa in anticipo.

L’Usb, invece, segnala uno sciopero di due ore proclamato a livello nazionale contro le morti sul lavoro, “determinate sempre più spesso dalla mancanza di investimenti sulla sicurezza ad opera di ‘imprenditori’ senza scrupoli che speculano sulla pelle dei lavoratori”, comunicando in particolare l’esito della protesta alla Fabio Perini: “Sciopero riuscito pienamente con l’adesione oltre al 90%. La sensibilizzazione verso questo dramma giornaliero è stata fatta ma non bisogna fermarsi a degli scioperi una tantum, bisogna iniziare una lotta su più fronti. La Rsu ed i lavoratori Fabio Perini ci sono!”.

Sempre lUsb, infine, riprende posizione sulla gara per l’affidamento della gestione della sosta sul territorio comunale: “Ad oggi è un tabù, in capo a Tper, i lavoratori hanno una sola certezza: le contestazioni disciplinari, anche su problemi tecnici non dovuti all’incolpevole lavoratore di turno. Si naviga a vista in un reparto nevralgico per la gestione di un territorio vasto come quello Bolognese. Turni gestiti fuori dalla normativa e un’arroganza d’imperio che non fa altro, che irritare i lavoratori, dando una sensazione di vera repressione. Con un organico ridotto all’osso, mettendo a rischio anche una semplice richiesta di un’ora di congedo. Un punto fermo ad oggi non c’è, la gara attraversa come una lama sparti acqua che va a determinare il futuro di lavoratori che hanno già subito logiche di gestioni soggette a decreti legislativi, che possono  delineare le competenze di un reparto, ricordando che oltre il piano sosta, determina anche la gestione dei contrassegni e gli ingressi al centro storico e disabili. Tutti tacciano e nel frattempo solo sanzioni”.