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Se le ”scuole sicure” le fanno le telecamere…

Altro che lavori di edilizia scolastica: 98.000 euro per un progetto del Viminale contro la diffusione di stupefacenti. E Merola stavolta benedice il Taser: “Ci auguriamo che sia un passo in avanti per i cittadini”.

07 Settembre 2018 - 12:55

Scuole sicure, nel senso di antisismiche o con l’intonaco che non crolla sugli studenti? No, troppo bello. “Scuole sicure”, così si chiama il progetto del ministero dell’Interno, nel senso di dotate di telecamere per contrastare la diffusione di sostanze stupefacenti. Non si hanno ancora dettagli, ma per provvedimenti di questo genere al Comune di Bologna spettano 98.000 euro e del loro utilizzo si parla oggi in Prefettura. L’installazione di telecamere e altre misure per il contrasto dello spaccio all’esterno delle scuola sono i principali obiettivi del progetto nazionale. Un’altra trovata del Viminale targato Matteo Salvini, al pari di quella del Taser che da pochi giorni è in via di sperimentazione anche a Bologna, nelle mani dei Carabinieri. E puntuale arriva la benedizione del sindaco Virginio Merola: “Ci auguriamo che la sperimentazione del Taser  sia un passo in avanti per garantire la sicurezza dei cittadini”. Merola lo ha detto premiando i comandanti delle stazioni dell’Arma della città e consegnando la Turrita d’oro al comandante provinciale uscente Valerio Giardina.

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