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Scuole di nuovo in piazza: “Gratis non lavoriamo!”

Corteo da piazza San Francesco a piazza Verdi. Solidarietà per i rifugiati e per gli spazi sotto attacco, come Atlantide e Làbas. Studenti medi autorganizzati: “Per città meticcia e multiculturale”. Cas: “No a sfruttamento e precarietà”.

09 Ottobre 2015 - 18:53

A distanza di una settimana dalla prima manifestazione dell’anno, studenti e professori di nuovo in piazza per farsi sentire contro la ”Buona scuola”. Questa volta il corteo è partito da piazza San Francesco per concludersi in piazza Verdi: al centro della protesta, in particolare, i progetti di alternanza scuola-lavoro: “Noi gratis non lavoriamo, nessuno di noi verrà sfruttato” è uno dei cori più scanditi dai manifestanti, che hanno attraversato la città dietro lo striscione “Per una scuola libera, accessibile e solidale”. Durante il corteo c’è spazio anche per la solidarietà nei confronti dei profughi: mostrando lo striscione “Contro la fortezza Europa, welcome refugees” gli studenti hanno appesso fotografie e racconti su una rete, prima che questa venisse tagliata da una ragazza con le forbici. Solidarietà anche per gli spazi sociali sotto attacco: “Da Atlantide a Làbas, adelante! La resistenza non si sgombera!”, è il messaggio riportato anche su Facebook dagli Studenti medi autorganizzati.

Quello di oggi, poi, è stato anche un corteo variopinto e nel vero senso della parola: tra gli studenti, infatti, sono cominciati a volare palloncini pieni di polvere colorata: le strade del centro “oggi ci hanno visto colorati! Gli studenti e le studentesse di Bologna hanno fatto vedere che, come noi, la vogliono ancora più meticcia e multiculturale”, spiegano gli Studenti medi autorganizzati.

Dal Cas, a fine manifestazione: “Insieme a tanti studenti, anche i professori hanno portato le loro voci: siamo tutti uniti contro la Buona Scuola e le logiche di sfruttamento e precarietà che porta avanti! Continuiamo a ribadire che non lavoreremo gratis nelle aziende, non permetteremo che questa insieme a le tante altre riforme del governo Renzi, come Jobs Act e Piano Casa, neghi i diritti fondamentali di giovani e adulti: istruzione, casa, sanità, reddito! Continueremo a mobilitarci in ogni piazza, scuola, città d’Italia!”.