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Scuole, anche a Bologna restano “molti aspetti non chiari e irrisolti”

Il Coordinamento Precari/ie della Scuola, condividendo gli esiti di un incontro sulla ripartenza delle lezioni che ha avuto luogo martedì all’Ufficio scolastico, annuncia che parteciperà alle manifestazioni nazionali previste a Roma il 2 e il 26 settembre: “È Il momento di mobilitarci”.

27 Agosto 2020 - 18:09

“Mancano meno di 20 giorni alla ripartenza delle scuole e ancora tantissimi sono gli interrogativi che riguardano il mondo della scuola. Uno di questi riguarda noi docenti precari/-ie, che durante i mesi di didattica a distanza abbiamo visto sfumare ogni possibilità di essere assunti/-e a tempo indeterminato, oggetto da un lato di attacchi denigratori che ci hanno voluto ‘insegnanti per caso’ e dall’altro della propaganda del Miur che, sperando di nascondere l’empasse in cui si trova, continua a millantare concorsi e assunzioni imminenti. La verità è che tutto è fermo: durante l’estate si sono aperte e chiuse finestre di iscrizioni a concorsi di cui non si conoscono né date né modalità di svolgimento chiare”. Lo scrive il Coordinamento Precari/ie della Scuola, condividendo gli esiti di un incontro che ha avuto luogo martedì all’Ufficio scolastico in cui “abbiamo posto alcune domande su tempi e modalità di assegnazione delle supplenze”  a seguito del quale, secondo i precari, restano molti “”aspetti non chiari e irrisolti”, per cui “riteniamo che sia il momento di mobilitarci pertanto sosteniamo e parteciperemo alle manifestazioni romane del ‘2 settembre per la scuola’ lanciata dal Coordinamento nazionale precari scuola e a quella del 26 settembre organizzata dalla rete di Priorità alla Scuola”.

Prosegue il coordinamento: “Per quanto riguarda i posti che vanno a supplenza, alle porte di un anno scolastico che vedrà più del 20% di insegnanti precari in cattedra, il sistema delle graduatorie è diventato triplice: prima le graduatorie ad esaurimento (GAE), poi le nuove Graduatorie Provinciali (GPS) e poi le Graduatorie di Istituto (GI). Se da un lato l’istituzione delle GPS renderebbe strutturale quella modalità di convocazione unificata che come Coordinamento Precari/ie abbiamo chiesto e ottenuto in questi ultimi 4 anni presso gli uffici scolastici di Bologna e Modena (sistema che negli ultimi anni iniziava a diffondersi anche in altre province), garantendo ai docenti e alle scuole modalità di assegnazione delle supplenze più trasparenti e veloci, dall’altro nemmeno questa trasformazione è stata indolore. Sebbene preannunciate da tempo si è arrivati comunque all’ultimo momento: infatti per l’inserimento in queste nuove liste sono stati concessi solo 15 giorni di tempo, dal 22 di luglio al 6 di agosto. L’ordinanza ministeriale che le ha istituite (O.M n. 60 del 10 luglio 2020) ha previsto importanti modifiche nell’attribuzione del punteggio (molto spesso peggiorative rispetto al passato) e soprattutto nessuna possibilità di segnalazione di eventuali errori, in quanto la pubblicazione delle GPS sarà già definitiva.In questa situazione già complessa, si è voluto rispondere alla richiesta di un maggior numero di docenti per la ripartenza con una proposta da parte del Ministero che non esitiamo a definire vergognosa (O.M. 83 del 5 agosto 2020), ovvero quella di assunzioni per personale docente e ATA che ‘in caso di sospensione delle attività didattiche in presenza, i contratti di lavoro attivati si intendono risolti per giusta causa, senza diritto ad alcun indennizzo'”.

Il primo punto trattato durante l’incontro all’Ufficio scolastico riguarda le tempistiche di pubblicazione delle graduatorie: “Entro il 28 agosto dovrebbe finire la lavorazione delle domande da parte delle 10 scuole polo che attualmente stanno vagliando le richieste. La pubblicazione delle graduatorie è prevista per il 1° di settembre, sempre che da parte del Ministero non vengano previste proroghe. Difficilmente qualcosa si muoverà prima del 5, per le operazioni relative alla Call-Veloce. Ad ogni modo è nostro interesse avere gli insegnanti entro il 14 settembre”.

Rispetto alle modalità di assegnazione delle supplenze: “L’Usr si sta interfacciando con i vari USP del territorio per valutare una modalità condivisa di convocazione (che avverrà molto probabilmente on-line, ma non è chiaro ancora come, se in videoconferenza o tramite software gestionali). Una delle questioni che stiamo tenendo presente riguarda eventuali problematiche ad esempio di di connettività che un aspirante potrebbe avere”.

Per quanto riguarda l’ordine di assegnazione delle supplenze: “Si comincerà dal sostegno per ogni grado poi si andrà alle cdc per ogni grado. A seguito delle assegnazioni per le classi di concorso si procederà ad assegnare il sostegno da graduatorie incrociate. Il servizio su sostegno varrà 12 punti su sostegno e sulle altre cdc come aspecifico”

I precari hanno poi chiesto se sia previsto un protocollo Covid: “Tenendo conto della situazione attuale, vi è necessità di estrema chiarezza riguardo alle eventuali disposizioni volte a tutelare i lavoratori che si venissero a trovare in uno stato di quarantena obbligata a causa dell’emergenza COVID-19, circa la possibilità di usufruire delle deleghe e le tempistiche della presa di servizio. Un protocollo Covid per l’assegnazione supplenze non è previsto. Nel caso in cui una persona non potesse recarsi di persona alla presa di servizio, verrà trattato come un caso di malattia pertanto il docente dovrà contattare la segreteria e/o presentando certificato medico e/o autocertificazione (di quarantena fiduciaria, ad esempio)”.

Un altra questione coinvolge “i 50 mila docenti a TD assunti fino al termine delle lezione e licenziati in caso di lockdown. Chi gestirà questi posti? Quando ne sapremo qualcosa in più?”. L’ufficio scolastico ha informato che “sono posti dati da GI dai DS in relazione alle risorse ricevute da ogni scuola. Tale personale covid non potrà abbandonare la sua supplenza per accettarne una più sicura ma sempre breve (tipo maternità o aspettativa)”.

È stato inoltre confermato, in merito all’assegnazione della supplenza breve, che “si va in coda già dal primo rifiuto”.

Il settimo punto ha riguardato l'”art 12 comma 9 del decreto che ha istituito le GPS” e la risposta è stata la seguente: “Gli aspiranti che abbiano rinunciato a una proposta di assunzione non hanno più titolo a ulteriori proposte di supplenze per disponibilità sopraggiunte relative alla medesima graduatoria o a posti di sostegno per il medesimo anno scolastico”. Poi, “non presentarsi alle convocazioni del sostegno di prima e seconda fascia comporta solo la perdita di possibilità per il posto Sostegno (perché si passerà poi alle cdc), rifiutare una supplenza da cdc, invece, impedisce di accettare un successivo posto di sostegno da graduatorie incrociate”.

Sul tema di chi e come controllerà i punteggi: “Gli ITP che si sono iscritti nella II fascia del sostegno GPS in virtù di un servizio realizzato attraverso i ricorsi con cautelare e che ora hanno avuto una sentenza negativa, verranno d’ufficio cancellati dalla seconda fascia GPS?Il controllo dei punteggi e la relativa verifica è in capo alle scuole polo, come risposto già a una domanda precedente. Per quanto riguarda gli ITP la situazione ad oggi non è chiarissima: sarebbe necessario verificare le sentenze specifiche, poiché è da quelle che dipende il riconoscimento del servizio senza titolo che può essere considerato valido ai fini dell’iscrizione alla seconda fascia delle GPS sostegno”.

Il coordinamento ha infine dato disponibiltà a  partecipare a futuri tavoli che l’USP dovesse istituire in merito alla gestione delle supplenze per quest’anno scolastico”, ma “la risposta è negativa, si tratterà di tavoli che riguarderanno i sindacati e l’USP non “vede possibile” a nessun titolo interloquire anche con noi in appuntamenti ufficiali”.