Acabnews Bologna

Scuola, assemblea sui test Invalsi e verso il 6 maggio

Mercoledì 20 aprile’011 alle 18. “Verso lo sciopero del 6 e la riconquista del futuro: ripartiamo dal rifiuto del marcio che vorrebbero immettere nei nostri istituti”. Assemblea anche al Laura Bassi, dopo la bocciatura dell’indirizzo musicale.

19 Aprile 2011 - 20:24

“Invalida gli Invalsi”. E’ all’insegna di questo slogan che domani si svolgerà un’assemblea tra gli studenti delle diverse scuole superiori di Bologna, promossa dal collettivo Utopia. L’assemblea è in programma alle 18 a Vag61, in via Paolo Fabbri 110. “Apriamo un momento di confronto e dibattito collettivo sul tema dell’esame Invalsi che da quest’anno sara’ applicato nelle scuole superiori- si legge nella convocazione dell’assemblea, diffusa via web- ed immaginiamo insieme forme di protesta da opporre alla cricca di potere ed alle loro politiche”. L’assemblea di domani, pero’, guarda anche alla generalizzazione dello sciopero del 6 maggio. “Dopo mesi e mesi di mobilitazione, dopo le grandi contestazioni studentesche e l’approvazione della riforma Gelmini non possiamo lasciare che i provvedimenti di  Mariastella e del governo Berlusconi vengano applicati nelle nostre scuole. Verso lo sciopero del 6 maggio, verso la riconquista del futuro: ripartiamo dal rifiuto di cio’ che di marcio vorrebbero immettere nei nostri istituti”.

Domani, inoltre, ci sarà anche un’assemblea degli studenti del Laura Bassi. Dopo la mancata assegnazione dell’indirizzo musicale da parte del ministero, infatti, gli studenti del liceo di via Sant’Isaia si preparano a scendere in piazza per protestare. “Stiamo pensando ad un sit-in in piazza Maggiore il 28 aprile”, spiegano, precisando che questa vuole essere solo la prima tappa di una mobilitazione piu’ ampia. Per organizzare la manifestazione del 28, dunque, gli studenti si riuniranno domani in assemblea, a partire dalle 15. A convocare l’appuntamento sul web sono gli studenti del Laura Bassi insieme al Csmb, con una nota in cui si definisce quella del ministero dell’Istruzione una “decisione dettata dal tentativo di svalorire il nostro territorio, che vanifica gli investimenti pubblici sulle scuole medie della nostra provincia che possiedono corsi di musica e dal tentativo di dirottare fondi pubblici(che derivano dalle nostre tasse) verso istituti privati”.