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Scritta su sede Pd: “Da Chanel a Renzi, stessa puzza di fascismo”

Azione di Hobo in via Martini, dopo che i democratici hanno festeggiato il 25 aprile “calpestando la memoria di chi ieri è caduto tra i partigiani”. E intanto in città torna a sentirsi odore di ronda.

29 Aprile 2017 - 15:32

“Alla vigilia delle primarie del Partito Democratico che incoroneranno quasi sicuramente il ducetto Renzi, abbiamo voluto tracciare quella linea di continuità tra gli aguzzini europei di oggi e di ieri con un tazebao e una scritta sulla sede del Pd di via Martini”, dove stamattina era in programma un’iniziativa in vista delle consultazioni previste per domani. Lo annuncia Hobo con un comunicato, che spiega: “Il 25 aprile, giorno della ricorrenza della liberazione dal nazifascismo, lo stesso Pd ha infatti deciso di celebrarlo nel modo più infame possibile: calpestando la memoria di chi ieri è caduto tra le fila dei partigiani, trasformando il 25 aprile in una festa blu dei patrioti europei che ha visto il mescolarsi di Coco Chanel, spia nazista, con chi i fascisti e i nazisti li ha combattuti, cacciati, appesi. Chi ha dato la vita per la Liberazione non ha combattuto per questa Europa, non l’ha fatto per dare voce al banchiere Draghi, non per tutti i governatori della crisi che impongono l’austerity, che promuovono l’impoverimento di sempre più vasti settori sociali, che emanano misure repressive delle libertà sociali conquistate nei successivi cicli di lotta. La resistenza non è stata blu come l’Europa o come gli sbirri che ogni qualvolta il Pd metta piede in piazza caricano chi lo contesta. Ma a questa farsesca e mistificatoria rappresentazione non ci stiamo: il 25 aprile è stato, è e sarà momento nostro, nessuna memoria condivisa, niente da spartire con il nemico di oggi. Se dal duce al ducetto, dalle leggi fascistissime dell’Ovra al democraticissimo decreto Minniti, c’è la continuità della storia che da tragedia si trasforma in farsa, la nostra continuità è con chi ha lottato contro i soprusi e le angherie del regime per conquistare e assaporare la libertà. Sia chiaro: noi i nemici li riconosciamo sia quando portano una svastica cucita sul braccio sia quando sono in giacca e cravatta o vestiti di blu”.

Intanto, come ciclicamente accade in città, ricomincia a sentirsi un certo odore di ronda. Stavolta a muoversi è l’ex leghista Manes Bernardini, recentemente dimessosi da consigliere comunale dopo una condanna in primo grado, protagonista negli ultimi mesi di un’attiva collaborazione con l’assessore Matteo Lepore proprio sul fronte della “sicurezza partecipata”. L’ultima idea di Bernardini è coinvolgere i frequentatori delle palestre, in quanto “ben messi fisicamente”, nei presidi ‘anti-degrado’ che l’ex leghista annuncia di voler organizzare innanzitutto in piazza Aldrovandi. Non solo, perchè Bernardini intende proporre al Comune di coinvolgere i palestrati anche per mettere insieme “un sistema che ricalchi l’esperienza degli steward negli stadi” dedicato a tutto il centro storico. Alle trovate di Bernardini ha risposto positivamente guarda caso Forza Nuova, dando la propria disponibilità a partecipare. Su questo, il commento del Nodo sociale antifascista: “Riteniamo un fatto grave che si organizzino ronde razziste effettuate solo per diffondere odio e ignoranza e coprire così le proprie malefatte. E sarebbe ancora più grave se vi partecipasse un partito come Forza Nuova i cui militanti si sono distinti, anche a Bologna, per violenze e pestaggi squadristi”.