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Sciopero generale, in città tre cortei [foto+audio]

Numerose iniziative di sindacati e collettivi in occasione della giornata di sciopero indetta contro le politiche del governo. Alte le adesioni allo sciopero tra i lavoratori, in particolare quelli della logistica e dei trasporti.

21 Ottobre 2016 - 16:55

Cas, sciopero generale (foto Zic)Tre diversi cortei hanno attraversato le strade della città questa mattina, in occasione dello sciopero generale convocato dai sindacati di base conto le politiche del governo Renzi e per invitare al No al referendum costituzionale del 4 dicembre. Il primo a partire è stato quello degli studenti medi del Cas, che in un comunicato rilasciato alla fine della manifestazione dicono: “Oggi, venerdì 21 Ottobre, noi studenti del Collettivo Autonomo Studentesco ci siamo uniti in un corteo con gli studenti del Collettivo Universitario Autonomo per portare il nostro contributo allo sciopero generale metropolitano che ha coinvolto molte realtà di lotta bolognesi. Noi studenti medi ci siamo ritrovati in piazza XX Settembre alle ore 9 per poi partire in un corteo selvaggio che ha bloccato le strade centrali della città, per poi incontrarci con gli studenti universitari in Piazza Verdi. Oggi, ritornando nelle piazze, abbiamo dimostrato ancora una volta che dagli studenti medi ai facchini e dagli studenti universitari alla lotta per il diritto all’abitare l’obbiettivo è uno ed è ben distinto: il NO sociale di piazza contro il Governo Renzi!”

foto ZicIl corteo convocato dagli universitari del Cua si è dato appuntamento in piazza Verdi alle 10.30, raggiunti appunto dalla manifestazione degli studenti medi, e si è mosso per le strade della zona universitaria, per poi spostarsi lungo viale Masini, dove gli attivisti hanno messo in atto una sanzione con scritte e vernice rossa sulle vetrine della agenzia interinale Trenkwalder, che nei giorni scorsi ha messo in allarme i lavoratori impiegati dall’azienda sulla ormai conclamata assenza di liquidità per pagare i propri dipendenti, ai quali non sono ancora stati corrisposti gli stipendi settembre. Il corteo si è quindi mosso verso la Bolognina, attraversando il ponte Matteotti e passando davanti all’ormai ex-occupazione abitativa di via de Maria, dove gli studenti hanno voluto ribadire la loro solidarietà agli occupanti sgomberati pochi giorni fa. A conclusione della manifestazione, gli attivisti si sono recati in piazza dell’Unità, dove hanno preso parte alla giornata dell’autogestione e dei no sociali al governo Renzi indetta per questo pomeriggio da Social Log.

> L’audio raccolto dal nostro inviato durante la sanzione all’agenzia interinale

 

foto ZicSi è mosso un corteo anche dal presidio promosso da Usb in piazza dell’Unità fino a piazza VIII agosto: “Le frasi e gli interventi più sentiti – racconta il sindacato – si sono soffermati sui temi del lavoro, della casa, dei diritti sociali e democratici, contro le politiche di massacro sociale imposte dall’Unione Europea. Nel primo pomeriggio sono partiti i primi pullman verso Roma in preparazione dell’accampata di questa notte in Piazza San Giovanni, ribattezzata Piazza Abd Elsalam, da dove, domani pomeriggio, partirà il corteo del ‘No Renzi Day’. Oltre al corteo sindacale si sono svolte anche altre importanti iniziative tra le quali segnaliamo i blocchi organizzati dai sindacati di base, i cortei degli studenti e l’occupazione, subito brutalmente sgomberata, della ex sede della Banca Etruria in Via Zanolini”.

Usb segnala anche iniziative notturne ai negozi Carrefour 24h/24 e l’adesione massiccia dei lavoratori Tper, sia del trasporto su gomma sia di quello ferroviario, “con punte tra il 70 e il 90%”.

“Oggi – conclude il sindacato – nei luoghi di lavoro, dalle fabbriche agli uffici, dai trasporti alle scuole, nei comuni e nei quartieri, si è dato vita ad uno sciopero generale contro le politiche sul lavoro del Governo Renzi, contro la truffa di una Legge di Stabilità tutta elettorale e contro lo stravolgimento della Costituzione. La partecipazione allo sciopero in tutta Italia dimostra che i lavoratori non si sono fatti ingannare dalle ‘mance’ concesse in questa legge di stabilità, dove su 27 miliardi se ne danno 20 a banche e imprese, regalando l’ennesimo condono agli evasori. Le iniziative locali e nazionali di oggi sono un passaggio importante per accendere un conflitto sociale che mira ad un mutamento radicale della situazione nel nostro paese”.