Acabnews Bologna

Scienze politiche, “finti problemi trasformati in priorità”

L’Aula C Autogestita replica all’immaginario “demonizzante e diffamatorio” costruito dalla stampa mainstream attorno alle iniziative organizzate a Palazzo Hercolani.

31 Maggio 2014 - 15:09

Sbatti il mostro in prima pagina

Scienze Politiche - © Michele LapiniSeguendo la cronaca cittadina, sembra che ormai da tempo il problema maggiore di diversi residenti che “abitano” intorno alla facoltà di Scienze politiche  siano le feste che si svolgono all’interno della stessa;  in particolare quelle organizzate dai frequentatori dell’Aula C Autogestita.

Da frequentatori, non possiamo che sorprenderci di quanto spazio ci venga dedicato dai quotidiani locali; guarda caso proprio sotto periodo di elezioni. Non possiamo che prendere atto del fatto che tali giornali, giostrati da politicanti vari e dai loro tornaconti, trasformino finti problemi in priorità (dalla pisciata del cane alle scritte sui muri) allo scopo di mascherare le vere nefandezze di questa città, proponendo con forza dei concetti-chiave come DEGRADO sociale o RIQUALIFICAZIONE del tessuto urbano. Approfittiamo per ribadire il noto ruolo che Il Resto del Carlino ha nel tracciare, di volta in volta, il “profilo” delle soggettività che compongono l’Aula C Autogestita posizionandole nella lista nera delle cattive e dei cattivi, una vera e propria “caccia all’anarchico”, facendo in modo che si crei un immaginario distorto appositamente formulato con intento demonizzante e diffamatorio.

Cosa sono 25 anni di Aula C Autogestita?

Una scelta di condivisione orizzontale senza la figura di alcun leader; la sperimentazione di percorsi che portano alla creazione di eventi politici e culturali, dando spazio a forme di sapere libero, smascherando le opprimenti e nocive modalità che  caratterizzano lo sfruttamento in questo mondo di dominatori.

Sono anche feste autogestite benefit al di fuori di ogni logica di consumo, per autofinanziare percorsi di lotta che vogliono incidere e mutare gli abomini dell’esistente, dai Cie alle carceri, al Tav ad ogni forma di sfruttamento e autoritarismo.

Rivendichiamo con forza la pratica politica della festa come riappropriazione di spazi e linguaggi.

Enjoy Aula C Autogestita