Sarà organizzata in tre cantoni: Afrin, Kobane e Jaziré. Molte delle città che oggi sono parte del Kurdistan federale, sono frutto delle riconquiste di Ypg e Sdf sui miliziani di Daesh.
Riuniti oggi in conferenza a nella città a nord est di Rmeilane, 150 rappresentanti dei pariti curdi, arabi e assiri hanno proclamato la nascita del “Kurdistan federale”.
La decisione, come si apprende dal sito di informazione Kedistan, stabilisce la zona di amministrazione autonoma che i curdi siriani hanno istituito nel Rojava. Ma, come chiariscono subito le prime fonti, l’azione non vuole in alcun modo proclamarne l’indipendenza.
Le regioni si riuniranno sotto il nome di “Federazione del nord della Siria” e rappresenteranno l’insieme delle comunità etniche che sono presenti sul territorio.
I curdi siriani controllano una regione grande 400 km lungo la frontiera turco-siriana, oltre che la frontiera irachena che arriva all’Eufrate. A queste si aggiunge anche il controllo della regione di Afrine nel nord ovest.
L’area geografica a maggioranza curda sarà definita in tre cantoni: Afrin, Kobane et Jaziré. Parte di questi territori sono frutto della riconquista su Daesh ottenuta da Ypg/Ypj (Unità di protezione popolare/delle donne) e Sdf (Forze democratiche siriane) con il sostegno della coalizione internazionale.
Sebbene non risultino al momento reazioni ufficiali da parte di Erdogan, è scontata l’opposizione della Turchia.