Acabnews Bologna

”Ritirate il ddl buona scuola!”

Alla vigilia dell’arrivo della riforma Renzi in aula al Senato, dove sarà votata a fiducia, manifestano in centinaia tra docenti, studenti, genitori e personale scolastico: “I senatori avranno il nostro fiato sul collo”.

23 Giugno 2015 - 21:16

partArriverà domani nell’aula del Senato, interrompendo i lavori in commissione, il ddl buona scuola, con i contestati articoli sull’aumento dei poteri dei presidi e sul piano d’assunzioni che esclude migliaia di precari.  Il Governo ha annunciato stasera che porrà la questione di fiducia e giovedì il testo sarà votato. Di certo non mancheranno le proteste, con gli insegnanti che hanno già annunciato “l’assedio” di Palazzo Madama.

Già oggi, dietro un grande striscione con scritto “Fermatevi”, sono tornati in piazza a Bologna, come in molte altre città, docenti, studenti, genitori, personale tecnico, amministrativo e ausiliario.

La manifestazione è partita nel tardo pomeriggio dall’Ufficio scolastico di largo Respighi per dirigersi verso la prefettura, “simbolo di un Governo che non ci ascolta”.

“Con questo corteo ci prepariamo alla fiducia ed esprimiamo tutto il nostro disappunto – avverte un genitore dell’Ic20 – questo Governo vuole una scuola pubblica, povera, disastrata e senza risorse. Con il nostro sciopero della fame siamo stati una buona miccia e ora l’iniziativa si estesa in tutta Italia. Se la riforma passerà però, io sono pronta anche a raccogliere le firme per un referendum abrogativo”.

“Dico no alla riforma perché azzera la libertà di insegnamento e distrugge gli organi collegiali”, rincara una studentessa del Laura Bassi.

Un professore di italiano attacca la senatrice Pd Francesca Puglisi, relatrice del provvedimento in commissione: “All’epoca della Gelmini scendeva in piazza con noi contro i finanziamenti alle private e ai tagli alla scuola e ora
che è in Senato fa tutto il contrario. Quella firma sul maxi emendamento al voto oggi è un insulto a tutti noi. Non si deve più presentare a Bologna, non è la benvenuta”.

Così gli Studenti medi autorganizzati: “In corteo, studenti, professori, cittadini, personale Ata per ribadire il nostro dissenso e la nostra contrarietà verso la buona scuola. Nonostante la fine della scuola siamo ancora qua a lottare per difenderla”.

E il Coordinamento Precari della Scuola: “Su la testa! La lotta continua. Il finale non è ancora scritto, dipende da ognuno di noi, dalle Alpi alla Sicilia. I senatori sappiano che avranno il nostro fiato sul collo. Assumere i precari e ritirare il DDL, questo devono fare”.