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Risparmiatrice dei No Salvabanche contesta Renzi

Oggi alla Festa dell’Unità in corso al parco Nord, mentre il segretario del Pd presentava il suo libro. L’elegante risposta data alla donna: “Rubate i soldi lo dice a sua sorella”.

02 Settembre 2017 - 18:08

Una risparmiatrice impegnata nella mobilitazione contro il decreto Salvabanche contesta Matteo Renzi e il segretario del Pd sfodera tutta la sua eleganza rispondendo “rubate i soldi lo dice a sua sorella”. E’ successo questa mattina alla Festa dell’Unità di Bologna, che ospitato Renzi per la presentazione del suo libro. Raccontano i No Salvabanche: “L’ex premier e il suo partito, per assicurarsi la presenza di una platea placida e obbediente (alla faccia della democrazia!), hanno dovuto predisporre un rigidissimo meccanismo di selezione all’ingresso gestito dai funzionari della Questura di Bologna. All’entrata della festa ad alcuni di noi -intercettati ed identificati da poliziotti in borghese, oggi al servizio del Partito Democratico – è stato impedito di entrare senza nessuna legittima giustificazione. Per prima cosa dobbiamo quindi denunciare l’atteggiamento inutilmente arrogante dei funzionari di polizia che non si sono risparmiati urla in faccia e provocazioni per una semplice identificazione: prima ci portano via tutti i risparmi e poi ci trattano come se fossimo delinquenti, pretendendo il nostro silenzio difronte all’ingiustizia che abbiamo subito”.

Continua il comunicat: “Nonostante la rigida selezione all’ingresso altri di noi sono riusciti ad entrare e quando Matteo Renzi ha iniziato a raccontare le sue fandonie sulla crisi bancaria, pensando di trovarsi davanti la solita claque ben ammaestrata, una risparmiatrice dei No salvabanche si è alzata per contestare la bugie che Renzi credeva di poter spacciare in pubblico e per rivendicare il rimborso totale per tutti i risparmiatori espropriati. Giovanna è stata immediatamente circondata da funzionari di polizia e accompagnata all’uscita mentre Renzi si permetteva di liquidarla con qualche battuta dall’alto del palco. Inoltre le è stata anche sottratta la bandiera della nostra lotta che con grande determinazione e coraggio ha sventolato in faccia al principale responsabile dell’azzeramento dei risparmiatori. Le battute che Renzi ha rivolto a Giovanna (‘rubate i soldi lo dice a sua sorella’) e le sue bugie ( ‘l’unico rapporto che ho con le banche sono due mutui’) mostrano soltanto l’arroganza del potere difronte alle nostre rivendicazioni. Il suo tentativo di liquidarla – sicuro che tanto sarebbe intervenuta la polizia per riportare l’ordine nel teatrino che aveva organizzato – e lo schieramento di polizia all’ingresso sono tutti segnali che dimostrano l’incapacità, il nervosismo e la paura che circolano nel PD (B), il Partito delle Banche. Un partito che con Matteo Renzi alla sua testa ha voluto rubare i soldi dei risparmiatori per risolvere la crisi bancaria. Renzi non è solo un semplice cliente delle banche con due mutui è soprattutto una marionetta al loro servizio. Se Renzi e il Pd pensano di poter nascondere la verità soltanto perché hanno al proprio servizio i funzionari di Polizia e i mass media si sbagliano. Noi continueremo a prendere parola, a rovinargli la festa, come abbiamo fatto oggi, perché con noi ci sono 500 mila famiglie espropriate dei risparmi di una vita. Ci sono i famigliari di chi a causa di questa ingiustizia insieme ai soldi ha perso la speranza nel futuro e si è tolto la vita. Continueremo a lottare contro le bugie del potere, contro il Pd, contro Renzi e contro chiunque è schierato con le banche per riavere ciò che ci è stato tolto. Non siamo disposti a pagare i costi di una crisi bancaria che non abbiamo provocato. Continueremo a lottare finché la giustizia sia ristabilita. Per questo motivo il 6 Settembre ci riuniremo a Ferrara, alle 19 al CSV in Via Ravenna, insieme ai gruppi di risparmiatori del Veneto e della Toscana per preparare la ‘Giornata del risparmio tradito’ che si terrà a Roma il 4/10 alle ore 11 a piazza Montecitorio”.