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Rifugiati e permessi di soggiorno, dalla Questura “comportamento illegale e arbitrario”

Tpo, Sportello Migranti di Ya Basta e Accoglienza degna: ai migranti viene chiesto di dimostrare di avere un alloggio, presentando un contratto di affitto, “ma la legge non prevede nessuna documentazione” del genere.

06 Giugno 2016 - 17:09

25225223356_5096645f80_zLa Questura di Bologna chiede di documentare di avere un alloggio in città, con tanto di contratto di affitto, ai migranti che fanno richiesta per ottenere lo status di rifugiato o per vedersi rinnovare il permesso di soggiorno: un “comportamento illegale” e “in aperto contrasto con le direttive Ue”, hanno denunciato il Tpo, lo Sportello Migranti di Ya Basta e i volontari del progetto Accoglienza degna con una conferenza stampa che alcuni giorni fa si è svolta proprio davanti alla Questura. Tre settimane fa lo Sportello Migranti ha chiesto un incontro ai vertici di piazza Galileo ma “non ci hanno ancora risposto. E’ una scelta precisa, perchè la Questura non vuole rendere conto di questo comportamento”. In conferenza stampa gli attivisti hanno mostrato una delle lettere inviate ai rifugiati dall’ufficio stranieri, nella quale si chiede appunto di presentare, tra le altre cose, anche una “dichiarazione di ospitalità” e “copia del contratto d’affitto dell’abitazione”. In realtà però, hanno spiegato gli attivisti, la legge “non chiede nessuna documentazione aggiuntiva” rispetto all’identità della persona, che può presentare un’autodichiarazione per quanto riguarda l’alloggio. In questo modo, invece, “la Questura stabilisce con estrema arbitrarietà chi ha diritto alla protezione internazionale, quando non è sua facoltà”. Questa situazione, tra l’altro, porta i richiedenti asilo “in una situazione di illegalità. O rimangono irregolari oppure pagano 200 euro per avere dichiarazioni anche finte di ospitalità, alimentando così un mercato di questo genere. In pochi mesi, abbiamo avuto decine di persone con questo problema al nostro sportello”.