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Presidio davanti alla Regione contro la sanatoria truffa ed il razzismo istituzionale

Il Coordinamento Migranti di Bologna, quello di Castelmaggiore ed il Comitato Nopacchettosicurezza di Reggio Emilia convocano un presidio-conferenza stampa per martedì 6 luglio alle ore 15, davanti alla Regione. Pubblichiamo il comunicato giunto in redazione.

02 Luglio 2010 - 18:40

Nel settembre 2009 il governo ha dato il via a quella truffa chiamata
“Sanatoria Colf e Badanti”. Una truffa perché non sono stati
regolarizzati quei lavoratori e quelle lavoratrici migranti che anche da
anni prestano servizio nelle case degli italiani, ma quei padroni che li
impiegavano irregolarmente. Una truffa perché i migranti già colpiti da
due decreti di espulsione sono stati schedati tramite quella sanatoria,
che ha aperto loro i cancelli dei CIE e della deportazione. Una truffa
perché in tanti casi il datore di lavoro che faceva domanda di emersione
per un proprio dipendente ha trasformato la sanatoria in un affare,
regolarizzando fino a 30 persone e chiedendo per ciascuna domanda cifre
che vanno dai 2.000 ai 10.000 €. Quest’ultima è la situazione di
centinaia di uomini e donne in questa regione. Uomini e donne in Italia
da anni, che hanno lavorato privi di ogni garanzia, che nella sanatoria
del 2009 hanno visto una possibilità di
regolarizzarsi ma che oggi scoprono di essere sull’orlo dell’espulsione.
A Reggio Emilia, il Comitato Nopacchettosicurezza ha avviato una
mobilitazione per fare uscire questa situazione dal silenzio affinché i
migranti truffati da questi padroni senza scrupoli possano ottenere
comunque un permesso di soggiorno, e ha richiesto un incontro con la
Regione Emilia Romagna affinché sia presa una chiara posizione a favore
della regolarizzazione di questi lavoratori e lavoratrici. Incontro che
è stato prima concordato e poi rimandato dalla Regione a data da
destinarsi. Di fronte a questa situazione, Il Coordinamento Migranti di
Bologna e provincia e quello di Castel Maggiore sostengono con forza
questa mobilitazione e saranno presenti insieme al Comitato
Nopachettosicurezza il 6 luglio davanti alla Regione Emilia Romagna,
quando si sarebbe dovuto tenere questo incontro. Per pretendere una
risposta su questa vergognosa situazione, sulla quale non è possibile
attendere oltre: vedremo lì se la retorica della Regione su accoglienza
e integrazione avrà un seguito.
Insieme, sappiamo che in gioco non è soltanto la vita di centinaia di
uomini e donne, che a Reggio Emilia come a Bologna è appesa al filo di
pratiche amministrative che rischiano di concludersi con l’espulsione;
in gioco è anche la lotta contro la legge Bossi-Fini e il “pacchetto
sicurezza”. La sanatoria è l’espressione più evidente di un razzismo
istituzionale che serve allo sfruttamento del lavoro migrante. Il
contratto di soggiorno per lavoro lega il permesso di soggiorno
all’esistenza di un rapporto di lavoro, all’autorizzazione di quegli
stessi padroni che hanno riempito le loro tasche sfruttando i migranti
oppure pretendendo denaro in cambio della domanda di regolarizzazione.
Lottare affinché i lavoratori e le lavoratrici truffati ottengano, a
Reggio Emilia, a Bologna e in tutta la regione, un permesso di
soggiorno, significa opporsi a questa logica. Come i lavoratori e le
lavoratrici, migranti e italiani, che il 1° marzo anno
scioperato, il 6 luglio diremo ancora una volta no allo sfruttamento
del lavoro migrante, no al razzismo istituzionale!

Sappiamo che questo problema, così come tutti gli effetti della legge
Bossi-Fini e del razzismo istituzionale, non è limitato a Bologna, ma
coinvolge diverse città italiane così come emerso anche in occasione
dell’assemblea promossa dai comitati 1 marzo il 12 giugno a Bologna.

Invitiamo perciò tutte le realtà che condividono questo percorso ad
aderire e essere presenti di fronte alla Regione Emilia Romagna martedì
6 luglio dalle 15.00.

E’ convocata inoltre alle 16.30 una conferenza stampa per informare
delle risposte avute dalla Regione: tutti gli organi di stampa sono
invitati.

Comitato Nopacchettosicurezza Reggio Emilia
Coordinamento Migranti Bologna e provincia
Coordinamento Migranti Castel Maggiore

Info e adesioni: coo.migra@yahoo.it – 327 57 82 056  // Comitato No
Pacchetto Sicurezza Reggio Emilia 3290660868