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Piacenza / Abdel Salam, pm contestano solo l’omicidio stradale

Usb non ci sta: “In pratica accusano il camionista di mancanza di prudenza e di attenzione, si indaghi piuttosto su chi lo ha spinto a forzare il blocco”.

04 Agosto 2017 - 15:25

La Procura di Piacenza ha chiesto il rinvio a giudizio del camionista che il 14 settembre 2016 investì Abdel Salam, operaio in picchetto davanti al magazzino Gls per l’assunzione dei facchini precari. I magistrati hanno ipotizzato il reato di omicidio stradale: “In pratica accusando l’indagato di mancanza di prudenza e di attenzione!”, sintetizza Usb in una nota, annunciando l’intezione di costituirsi parte civile e chiedere ulteriori indagini per “accertare la condotta delle persone che hanno spinto l’attuale indagato a forzare il blocco, al fine di formulare nei loro confronti l’accusa di concorso nell’omicidio di Abdel Salam”.

Prosegue il sindacato: “Come numerosi testimoni hanno chiarito nel corso delle indagini svolte dalla difesa dei familiari è emerso che la decisione del camionista di far partire il suo mezzo, con ciò provocando la morte del nostro compagno, era stata determinata dalla manifesta volontà dei responsabili della ditta di forzare il blocco. Abdel Salam non stava passeggiando! Era davanti all’ingresso della GLS fermo e l’autista del camion, un 44enne di Cremona, ha ingranato la marcia uccidendolo! Addirittura la procura parla di comportamento scorretto da parte di Abdel Salam a causa della sua volontà di bloccare il mezzo”.

Infine, “per ricordare le determinazione, la coerenza e il coraggio di Abdel Salam, che ha lasciato nella disperazione moglie e cinque figli, e continuare nella lotta per i diritti e la dignità dei lavoratori della logistica, USB ha indetto dieci giorni di mobilitazione a partire dal 14 Settembre 2017.