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Parigi / Sgomberato dalla polizia lo stabile occupato dai “tunisini di Lampedusa” [foto]

Le operazioni di sgombero, comandate dal neo-Ministro dell’Interno Claude Guéant, hanno visto il dispiegamento di enormi mezzi polizieschi. Centinaia di arresti tra i migranti, 20 militanti fermati.

04 Maggio 2011 - 19:52

Si è consumato intorno alle 14, dopo diversi minuti in cui i solidali all’esterno dell’immobile riuscivano a bloccare le operazioni della Polizia, lo sgombero dello stabile occupato il 1° Maggio da un gruppo consistente di Tunisini provenienti da Lampedusa, organizzato in un neo-nato Collettivo.

Dopo aver letteralmente circondato per 3 giorni ininterrotamente lo stabile al civico 51 di Avenue Simon Bolivar, nel 19° Arrondissement,  alla presenza di blindati ed elicotteri, la Guardia Mobile (Celere francese, ndr) ha sfondato la porta ed ha proceduto all’evacuazione delle centinaia di rifugiati tunisini e libici, dividendoli in ben 4 commissariati diversi per le identificazioni.

L’operazione di sgombero è avvenuta su richiesta del Comune di Parigi e del suo sindaco “rosso” Delanoe, adducendo preoccupazioni rispetto alla sicurezza dello stabile (la vernice con il quale è ricoperto sarebbe stata dichiarata “infiammabile” da una legge del 2008, fanno sapere i militanti solidali con l’occupazione) e il suo non essere luogo predisposto all’alloggio.

I tunisini occupanti hanno chiesto, a partire dal corteo del 1 Maggio parigino, di avere un luogo dove potersi organizzare e da cui far partire una lotta per il loro diritto alla libertà di movimento e risolvere anche, in parte, il “problema” dell’accoglienza sul territorio francese per coloro che fuggono dalla miseria e dalla repressione di Paesi che stanno vivendo la loro “Rivoluzione Francese”.

Nei giorni scorsi era stata avviata una trattativa tra gli occupanti e il comune di Parigi per trovare una soluzione abitativa almeno per tutti i presenti, ma le indicazioni dell’istituzione su altri eventuali luoghi nei quali sarebbero potuti andare i migranti si sono rivelate insufficienti nel numero e nella modalità: prima 40 posti in albergo, poi 93 “nottate garantite” in tre luoghi diversi e separati; infine, erano stati indicati 100 posti presso una struttura gestita da un’associazione, che comunque non avrebbe garantito un alloggio a tutti i presenti, ma si è rivelata una soluzione “zoppa”: l’immobile presso il quale potevano essere ospitati i tunisini risultava chiuso durante il giorno!

Tra i fermati della giornata anche 20 militanti, portati ad un commissariato “per francesi”, che sono già stati rilasciati. Nei confronti dei sans papiers verranno molto probabilmente notificati dei provvedimenti di allontamento dal territorio francese (decreti di espulsione senza accompagnamento alla frontiera).

Fonti del movimento di solidarietà con i sans papiers parlano anche di rastrellamenti in corso per tutta la giornata di oggi a Marsiglia, dove era previsto per Sabato 7 Maggio un presidio di fronte al Centro di Detenzione Amministrativa della città ed una grande manifestazione è stata chiamata per il 14 Maggio da parte di un, anche qui, neo-nato collettivo di “sans et avec papiers” (con e senza documenti).

Sembrerebbe che la Polizia abbia riscontrato molte difficoltà in particolare giuridiche nel procedere ad espulsioni dirette. I primi effetti della Sentenza della Corte Europea si fanno sentire in Francia…

d.g.

> Alcune foto dello sgombero:

dal Blog di Serge Quadruppani, scrittore e intellettuale / altre foto