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Ora i raduni di estrema destra si travestono da beneficenza?

E’ il timore che emerge per un’iniziativa che ha ricevuto l’ok del Comune di Budrio. Domani, intanto, presidio antifascista in Corticella. E Curia morbida sulle affermazioni allucinanti di un sacerdote sullo stupro denunciato da una ragazza.

10 Novembre 2017 - 10:10

Un concerto nazirock nascosto dietro un evento di beneficenza? E’ il timore che circola a Budrio, nel bolognese, dove il sindaco civico Maurizio Mazzanti (sostenuto dal centrodestra) ha deciso di concedere il palazzetto di Mezzolara per l’iniziativa “Festa d’autunno”, in programma il prossimo 25 novembre, organizzata dalle associazioni di destra Evita Peron e Aurora italiana. Sembra che su alcune locandine dell’evento siano riportati i nomi di band praticamente sconosciute, a detta di qualcuno forse perfino inventate per l’occasione, visto che invece su altri manifesti comparirebbero formazioni ben note come i Legittima Offesa. “Sono molto lontano dalle posizioni ideologiche degli organizzatori- dice il sindaco Mazzanti- ma non ho nessun elemento per impedire o contrastare una manifestazione di beneficenza”. L’incasso sarà devoluto all’oncologia pediatrica e alla neuropsichiatria infantile dell’ospedale pediatrico Gozzadini di Bologna. Ma Emilio Franzoni, fondatore della Fanep e direttore della neuropsichiatria del Policlinico, dice che ha bisogno di vederci chiaro: “Se quello del 25 novembre fosse un raduno di estrema destra, mi dissocerei sicuramente. A noi interessa che non ci sia prevaricazione della politica sulla solidarietà”.

Intanto, sta circola un appello (pubblicato sul sito dell’Xm24) per un presidio antifascista domani alle 15,30 in via Corticella 192. Questo perchè in un pub poco distante è prevista la presentazione del libro “L’ossessione antifascista” di Massimiliano Mazzanti, negli anni passato per svariate organizzazioni di estrema destra, organizzata in collaborazione con la Fiamma tricolore. Dal comunicato: “Siamo felici che Mazzanti, e quelli della sua risma, percepiscano una strana sensazione di ossessione quando parlano di antifascismo, che siano preoccupati. L’ossessione infatti, è uno stato psicologico chiamato anche fissazione o preoccupazione persistente. Consiste in un’idea fissa o in una condotta angosciosa che il soggetto non può controllare pur avendone coscienza. Ebbene, anche sabato 11 novembre saremo in strada a ricordargli che siamo Ossessivamente Antifascistx, che siamo orgogliosx di esserlo, e che la storia del nostro quartiere e della nostra città ci impongono di non lasciare al revisionismo e al nazionalismo neanche un centimetro di agibilità politica: per i fascisti non c’è posto, nè in Bolognina nè altrove. Invitiamo tutte le/gli antifa a raggiungerci al presidio. No pasaràn!”.

E’ di ieri, infine, una notizia che ben dimostra che in brodo rischiano di prosperare certe posizioni politiche. Il fatto è ormai noto: un parroco bolognese, tale don Lorenzo Guidotti della parrocchia di San Domenico Savio, ha commentato la denuncia di stupro fatta nei giorni scorsi da una ragazza con frasi del tipo: “Chi sceglie la cultura dello sballo lasci che si ‘divertano’ anche gli altri”. Oppure: “E dopo la cavolata di ubriacarti con chi ti allontani? Con un magrebino?!? Notoriamente (soprattutto quelli in piazza Verdi) veri gentleman, tutti liberi professionisti, insegnanti, gente di cultura, per bene… Adesso capisci che oltre agli alcolici ti eri già bevuta tutta la tiritera ideologica sull’accogliamoli tutti? …tesoro… a questo punto, svegliarti seminuda direi che è il minimo che potesse accaderti”. E ancora: “Mi spiace ma… se nuoti nella vasca dei piranha non puoi lamentarti se quando esci ti manca un arto… cioe’… A me sembra di sognare!! Ma dovrei provare pieta’? No!! Quella la tengo per chi è veramente vittima di una città amministrata di *****, non per chi vive da barbara con i barbari e poi si lamenta perchè scopre di non essere oggetto di modi civili”. E la Curia? Ha sì preso le distanze, ma con toni alquanto morbidi e senza esprimere un giudizio esplicito: quanto scritto da don Lorenzo “corrisponde ad opinioni sue personali, che non riflettono in alcun modo il pensiero e la valutazione della Chiesa, che condanna ogni tipo di violenza”. La Curia ha anche sottolineato che don Guidotti “riconosce di essersi espresso in maniera inappropriata e intende chiarire il suo pensiero nella dichiarazione che segue”. Nella nota della Curia, infatti, è stato riproposto un testo firmato dal parroco in cui questo da un lato si scusa (per le parole “imprudenti”, così le definisce) e dall’altro, però, ribadisce il proprio pensiero sulla violenza alle donne che sarebbe generata dall “cultura dello sballo”. Idee che evidentemente la Curia non disdegna, visto che ha ripreso le parole di don Lorenzo nel proprio comunicato. Il parroco, intanto, è prontamente finito in buona compagnia viste le parole spese in suo favore da esponenti di Fi e Lega nord come Galeazzo Bignami, Daniela Santanchè e Matteo Salvini.