Culture

::: Notizie brevi :::

Nuova campagna di street poster art firmata Cheap: “Ringrazia una femminista” | Usb e Cobas domani in piazza per l’anniversario della strage alla stazione del 2 agosto 1980 | Si Cobas, sciopero nazionale in Fercam: “Solidarietà ai compagni di Bologna, per la prosecuzione della trattativa nazionale”.

01 Agosto 2019 - 19:42

Una quarantina di poster affissi sul muro dell’autostazione, lungo viale Masini, per ricordare “che se sei donna e puoi divorziare, leggere i libri che desideri, utilizzare anticoncezionali, indossare i pantaloni, andare all’università, interrompere una gravidanza, avere un tu stipendio e testimoniare in tribunale in tua difesa, allora dovresti ringraziare una femminista”. E’ l’ultima campagna di Cheap, il progetto di street poster art attivo a Bologna dal 2013 e fondato interamente da donne. “Da sempre, le energie femministe- scrive Cheap- attraversano gli interventi in strada: a ottobre dell’anno scorso, lo stesso muro di viale Masini aveva ospitato l’intervento dell’artista canadese Miss Me, sul tema della lotta alla violenza di genere. Oggi la campagna affissa arriva da School of Feminism, una piattaforma internazionale che promuove il femminismo nella società attraverso l’istruzione e la comunicazione. La campagna, resa disponibile online in diverse lingue, è stata tradotta anche in italiano ed è visibile sulle bacheche di Cheap. A guardare tutto l’intervento si scorge però un’incongruenza: uno dei poster recita ‘Se sei donna e puoi praticare uno sport professionistico, ringrazia una femminista’. In Italia, atlete come Paola Egonu della nazionale di pallavolo o Aurora Galli della nazionale di calcio non sono riconosciute come professioniste nonostante pratichino i rispettivi sport a livello professionistico: nel nostro paese tutte le atlete sono inquadrate giuridicamente come dilettanti. Il poster è un errore? Cheap preferisce pensare che sia un memo: il femminismo è più che mai necessario, così come è necessario ricordare che i diritti delle donne sono stati conquistati attraverso anni di lotte politiche e sociali per cui dovremmo tutt* ringraziare chi le ha guidate. Se sei donna e puoi affiggere un poster, ringrazia una femminista”.

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“Come ogni anno saremo presenti alla manifestazione per il 39esimo anniversario della strage alla Stazione di Bologna. Una strage che ci ricorda drammaticamente il nostro dovere di costruire una società realmente democratica, fondata sui diritti sociali e sulla solidarietà”, scrive Usb: “A quasi quarant’anni di distanza ci ritroviamo a lottare contro le nuove svolte autoritarie, per i diritti dei lavoratori e i diritti sociali e democratici, contro i crescenti rigurgiti fascisti, razzisti e sessisti. Rigurgiti che si materializzano nei Decreti Sicurezza che criminalizzano non solo profughi e migranti, ma le stesse lotte sindacali e la stessa partecipazione a manifestazioni di opposizione politica e sociale. Rigurgiti che si materializzano nella repressione del dissenso nei luoghi di lavoro: dal licenziamento del lavoratore dell’Università di Torino perché attivista No Tav, all’insegnante di Torino licenziata ai lavoratori della logistica in sciopero, all’insegnante di Palermo sotto procedimento disciplinare per non aver vigilato sulla ricerca antifascista degli studenti, fino alla lavoratrice del Comune di Casalecchio di Reno, sotto procedimento disciplinare, per la sua partecipazione al presidio contro la manifestazione di Forza Nuova a Bologna. Rigurgiti che si materializzano nel DDL Pillon, un progetto contro le donne su affido e mantenimento dei figli pensato per riproporre come destino la famiglia tradizionale patriarcale e ristabilire ruoli e gerarchie di genere che negano l’autodeterminazione delle donne”.

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Anche i Cobas annunciano la propria partecipazione alla manifestazione di domani, nell’anniversario dell’attentato che costò la vita a 85 persone: “Saremo presenti nel corteo che parte alle 9 da oiazza Maggiore per raggiugere piazza Medaglie d’oro, davanti alla stazione di Bologna dove si consumò la strage di Stato il 2 agosto alle ore 10:25, come sempre da 39 anni insieme alla città di Bologna per rivendicare Verità e Giustizia”.

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Nell’ambito della vertenza Fercam, “sciopero nazionale di tutti i lavoratori: solidarietà ai compagni di Bologna, per la prosecuzione della trattativa nazionale”, segnalano i Si Cobas.