Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Altra contestazione anti-sfruttamento: interessata libreria | Copernico, studenti respingono Fdi | Otto marzo, appelli di lavoratori e studenti | Usb: rappresentante Rsu “vessata” dal preside, in università “ripartano progressioni economiche” | Supplenze nidi e materne, intervengono Cobas e Sgb | Smog, nuovo blocco.

18 Febbraio 2019 - 14:56

Continua la campagna contro i datori di lavoro accusati di sfruttare i propri dipendenti, raccontata tramite la pagina Facebook Il padrone di merda. L’ultimo blitz ha interessato una libreria della zona universitaria: un “caso eclatante di negozio che sfrutta i giovani lavoratori con paghe da 5 euro l’ora, orari massacranti da quasi 10 ore al giorno, senza contratto, e con il ricatto che gli straordinari sarebbero stati pagati solo se il lavoratore non si fosse licenziato entro due mesi”.

* * *

“Ma che propaganda? Siete voi che venite con le bandiere davanti alla scuola”. E’ il messaggio con cui gli studenti del Copernico, nei giorni scorsi, hanno accolto un drappello di esponenti di Fdi che proprio davanti al liceo aveva organizzato un’iniziativa contro la “propaganda politica” a scuola, in seguito alle lezioni dedicate a parlare di migranti e accoglienza. Molti studenti hanno discusso con i rappresentanti di Fdi, molti hanno esposto cartelli che citavano la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e dalle finestre del liceo è anche apparsa la seguente scritta: “Non ci hanno imposto nulla. Ipocriti”.

* * *

Non Una Di Meno Bologna segnala un appello “di delegate e delegati, lavoratrici e lavoratori, che nelle fabbriche e negli uffici, nelle scuole, nelle cooperative di servizio e nella grande distribuzione si stanno impegnando in prima persona per sostenere e organizzare lo sciopero femminista dell’8 marzo. Mentre le segreterie nazionali dei sindacati confederali hanno indetto per l’8 marzo un’assemblea di delegate a Roma, continuando così a negare l’esistenza dello sciopero femminista, come Non Una Di Meno non possiamo che accogliere con gioia questo impegno diretto verso lo sciopero che nasce dall’interno dei diversi contesti di lavoro e li mette in comunicazione”. Scrivendo all’indirizzo scioperofemminista8marzo@gmail.com si può aderire all’appello.

* * *

Sempre rispetto all’otto marzo, l’Assemblea Antirazzista in Università, riunitasi venerdì scorso, ha iniziato a delineare le modalità della partecipazione all sciopero: “Non possiamo accettare che in quella giornata la fabbrica sistemica del sapere continui a lavorare a pieno ritmo, vogliamo organizzarci per bloccarla – spiegano gli studenti – In queste settimane lavoreremo per portare lo stato di agitazione permanente in università interrompendo lezioni, lanciando appelli e organizzando iniziative”. Dunque, “invitiamo tutte e tutti: studenti e studentesse, prof, ricercatrici e ricercatori a prendere parte a questa giornata già dalla mattina bloccando le lezioni, incitando coetanei\e e colleghi\e a scioperare, mettendo in campo performance per creare agitazione. Nel pomeriggio esortiamo tutte le studentesse e tutti gli studenti a trovarci in piazza Verdi e, partendo dai luoghi che quotidianamente attraversiamo, contribuire insieme alla crescita di quella marea”.

* * *

L’Usb scuola segnala il clima di “pesante vessazione” che si è venuto a creare all’interno dell’istituto Salvemini di Casalecchio nei confronti di una rappresentante Rsu. Il sindacato di base accusa il preside di portare avanti un “atteggiamento persecutorio” a suon di “sanzioni disciplinari inspiegabili per una lavoratrice che prima di essere eletta Rsu non aveva in sei anni mai avuto il benché minimo richiamo”.

* * *

In Ateneo “la conclusione del tavolo dedicato al regolamento Peo (progressioni economiche orizzontali, ndr) ci sta creando molti dubbi e perplessità!”. Lo scrive Usb Università. “Siamo convinti che, dopo tanti anni di congelamento di questo istituto contrattuale, sia necessario ripartire con una seria tornata di progressioni economiche, anche in un’ottica pluriennale, ma le modalità con cui si sono svolti i lavori e gli esiti finali ci inducono ad essere pessimisti. Avremmo voluto ragionare sulle risorse disponibili, un dato primario per poter programmare le progressioni, ma l’amministrazione da un lato e le solite organizzazioni firmatarie dall’altro non hanno accettato il confronto, rimandandolo all’integrativo 2019”.

* * *

Dopo la protesta in Consiglio comunale, i Cobas del Comune tornano sull’emergenza sostituzioni nei nidi e nelle scuole d’infanzia. Nel corso di un incontro tra Rsu e Istituzione educazione e scuola, i Cobas hanno sottolineato che “sarebbe necessario istituire un tavolo tecnico, con il coinvolgimento diretto del personale, che approfondisca tutte le problematiche sollevate all’incontro ed elabori nel dettaglio concrete soluzioni”. Nel frattempo, “la mobilitazione delle educatrici precarie iniziata a settembre continua e coinvolgerà i collaboratori e gli insegnanti. A seguito dell’irruzione di lunedì in Consiglio abbiamo ottenuto una commissione consigliare ad hoc e stiamo organizzando nell’ambito dello sciopero dell’8 marzo iniziative di sensibilizzazione dei cittadini sul tema della continuità e stabilizzazione dei rapporti di lavoro nei servizi educativi del Comune”.

* * *

Allo stesso tavolo era presente anche Sgb: “Nelle scuola dell’infanzia le sostituzioni sono pressoché inesistenti e basate sull’improvvisazione quotidiana”, scrive il sindacato, mentre “bei nidi la situazione potrebbe essere migliore se non fosse per il disastro combinato da amministrazione comunale e Ies con l’ultimo concorso di settembre 2018 che ha visto escludere centinaia di educatrici con decenni di attività”. Dunque, “abbiamo immediatamente presentato le nostre proposte per le emergenze supplenti con assunzioni immediate di insegnanti con ruolo di potenziamento alle scuole dell’infanzia con più sezioni e con diverse difficoltà a garantire la copertura di tutti i servizi.  Per i nidi abbiamo proposto di rintrodurre la figura dei jolly (assunzioni annuali) per collaboratori ed educatrici e di realizzare un concorso urgente che tuteli le educatrici che lavorano per il comune da anni e che dal mese di giugno 2019 saranno fuori dalla graduatorie… quindi disoccupate!”.

* * *

Valori di pm10 in città ancora sopra i limiti, così scattano altri tre giorni di blocco del traffico da domani e fino a giovedì. Lo stop per i motori diesel viene esteso anche agli euro 4. Disposto inoltre l’obbligo di
abbassare di un grado le temperature del riscaldamento domestico.