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::: Notizie brevi :::

Ieri presidio all’Ufficio scolastico e oggi davanti alla Prefettura a sostegno dell’insegnante sospesa a Palermo | Sgb manifesta in Fiera “in solidarietà con i precari discriminati” | Strage, nuova perizia su vhs tv locale | Rigenerazione no speculazione su Cierrebi: “Si restituiscano le piscine ai cittadini”.

22 Maggio 2019 - 18:50

“Borgonzoni dimettiti” è il grido che si è alzato dal presidio di ieri in via de’ Castagnoli, convocato da Cobas e Sgb in sostegno dell’insegnante sospesa a Palermo in relazione a un progetto degli studenti sul decreto sicurezza. È infatti la sottosegretaria leghista ad aver denunciato la docente, auspicando che fosse “espulsa dalla scuola a vita”. Una delegazione è entrata nell’Ufficio scolastico, per chiedere che si faccia “portavoce presso il ministero” della richiesta di revoca delle sanzioni. “Rivendichiamo con forza che la scuola pubblica è una scuola aperta, in cui si confrontano opinioni diverse, dev’esserci una libera circolazione delle idee”, hanno detto gli insegnanti in presidio. In mattinata all’Istituto agrario Serpieri molti docenti avevano dedicato parte dell’attività scolastica a “riaffermare la libertà di pensiero e di insegnamento”. Sempre per lo stesso motivo, oggi hanno manifestato davanti alla Prefettura, con tanto di “lezione in piazza”, lavoratori e lavoratrici di Usb scuola. Il sindacato, che aveva annunciato nei giorni scorsi le motivazioni dell’iniziativa, specifica oggi che sono già state raccolte quasi 200.000 firme di sostegno.

 

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“Presidio informativo” dell’Sgb in Fiera, stamattina, in occasione dell’inaugurazione di Autopromotec 2019. L’iniziativa è stata organizzata “in solidarietà con i sette lavoratori precari discriminati”, spiega il sindacato: Autopromotec è “una fiera storica, come storici sono i circa 50 precari che ci lavorano, dai dieci ai 30 anni, di cui sette hanno deciso nelle scorse settimane di diffidare BolognaFiere per chiedere la stabilizzazione del proprio rapporto di lavoro, contestando il carattere simulato per le attività stagionali. Tale diffida ha visto discriminare i sette lavoratori da BolognaFiera, che nonostante ne abbiano il diritto, non sono stati convocati per lavorare, come fanno ormai da 20 anni, adducendo motivazioni al tavolo sindacale che riguarderebbero il riconoscimento etico dei sette lavoratori alla stagionalità!”. “Vorrebbero il timbro dei sindacati sul principio che questo è un lavoro stagionale per bypassare il decreto dignità. Questa proposta da parte dell’azienda è inaccettabile”, hanno aggiunto i manifestanti.

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Il video girato da una tv locale poco dopo la strage alla stazione del 2 agosto 1980 sarà esaminato da due esperti della Polizia scientifica di Roma. I periti cercheranno, partendo da alcuni fotogrammi, di individuare tra le persone che si riprese qualcuno che “potrebbe non essere estraneo alla strage”, come spiega il presidente della Corte. Useranno un Sistema automatico di riconoscimento delle immagini, che a partire dalle foto dei volti offre una ‘rosa’ di 50 persone che potrebbero corrispondere a quelle inquadrate e che verranno cercate all’interno di una banca dati di tutte le fotosegnalazioni tra il 1975 e il 1985. Solo alcune parti del video potranno essere utili. Verranno scartati, infatti, i fotogrammi in cui la definizione dell’immagine è troppo bassa. I due avranno 90 giorni di tempo a partire dal 30 maggio.

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Scrive Rigenerazione no speculazione: “Nel settembre 2017, anche grazie alla azione di pressione e di presidio del comitato, supportato da tanti cittadini e residenti del quartiere, il centro sportivo ex Cierrebi ha riaperto parte delle sue strutture. Si sta avvicinando la terza estate dall’inizio della nostra vertenza, e le piscine del centro sportivo risultano ancora inaccessibili al pubblico, pur a seguito di importanti e onerosi lavori di manutenzione realizzati poco prima della cessione del centro sportivo alla nuova proprietà. Alla vigilia dell’estate 2019 il comitato ritiene di dover ribadire l’urgenza che questa importante struttura sportiva del territorio, una piscina all’aperto preziosa e insostituibile, venga restituita ai cittadini”. Una petizione è stata presentata al presidente del Quartiere.