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Chiusura dei magazzini Sgt, parla una delegata | Denunce per le statue imbrattate, Hobo: “Non siamo sudditi del Pd | La Critical Mass attraversa Bologna | Sgb: “Un vero piano ferie per le/gli educatrici/ori”.

30 Marzo 2019 - 18:32
(foto Coordinamentomigranti.org)

“Nel nostro magazzino tre quarti dei lavoratori sono migranti, rischiamo di perdere i documenti. Sono 75 persone con famiglia e non è colpa nostra se l’azienda è fallita. Non abbiamo avuto nessuna comunicazione”. E’ lo stralcio dell’intervista a Sandra, delegata Si Cobas alla Sgt, che il Coordinamento Migranti ha realizzato nell’ambito dell’inchiesta avviata in vista della manifestazione del prossimo 6 aprile. “Qualche giorno fa un amministratore della cooperativa è venuto a dirci che se vogliamo i salari dobbiamo andare a fare sciopero alla Sda perché loro hanno ceduto una parte del lavoro a Sda”, racconta Sandra: insomma “una mattina arriva un amministratore e ti dice che l’azienda è fallita, che non hanno i soldi per pagarti. E ti dicono pure che dovresti fare sciopero nell’altra azienda che secondo loro gli ha rubato il lavoro. Capito il giochino? Vogliono litigare tra loro strumentalizzando noi. Per anni abbiamo dovuto fare uno sciopero al mese per avere la busta paga e ora vengono a dirci che non è colpa loro”.

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“Non siamo sudditi del Pd!”. Così Hobo, dopo le denunce ricevute da due studenti accusati di aver colpito con vernice le statue dedicate a Umberto I di recente ricollocate sulla facciata del Comune. “Il messaggio che vogliono far passare- scrive Hobo- è che il potere non si tocca, che l’Emilia Romagna è il Partito Democratico perché, in maniera simile ad Umberto I, hanno banche e cooperative al loro servizio, giornali compiacenti e intellettuali menestrelli, polizia che risponde a comando. Perciò difendere la scelta di posizionare le statue vuol dire difendere Merola e il Partito Democratico, imbrattarle e lottare contro la neutralità della memoria significa perciò colpire chi ha sparato sui lavoratori in protesta, su chi omaggia il gesto e ne rivendica la continuità”.

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Monocicli, bici fatte di bambù, classiche city-bike e mountain bike. Mezzi per tutti i gusti quelli che si sono radunati ieri sera in piazza Galvani per la Critical Mass che si svolge in città ogni ultimo venerdì del mese. La carovana ha cominciato a girare attorno alla statua di Galvani, poi tutte/i in strada in direzione di via Barberia.

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Per educatrici ed educatori delle coop Quadrifoglio e Pianeta azzurro si riapre il dossier ferie estive. Scrive l’Sgb: “Negli anni si è reso necessario l’uso del Fondo di Integrazione Salariale – Fis in quanto alla chiusura delle scuole si ha un grosso calo di ore lavorabili; questo ha portato però ad una gestione delle ferie e dell’aspettativa che Sgb ha denunciato perchè non legittima”, perchè “come lavoratori abbiamo subito delle decurtazioni di ore di ferie a copertura delle ore contrattuali mancanti restando nel frattempo sempre a disposizione per eventuali sostituzioni o incarichi. Insomma un’estate in balia delle coop”. Il sindacato chiede invece che “venga predisposto fin da aprile un vero piano ferie di cui abbiamo diritto. Un piano ferie che venga concordato con le lavoratrici che lavoreranno in estate e che se necessario usufruiranno anche della Fis”. Le coop si sono rese finalmente disponibili a fare verifica all’Inps per concedere ferie estive oltre alle due settimane centrali di agosto: se ne riparlerà il 9 aprile e per il giorno dopo l’Sgb convoca educatrici ed educatori in assemblea.