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Nudm ieri in piazza San Francesco a sostegno di donne e persone Lgbtq*ia+ in lotta in Turchia e Polonia contro ritiro dalla convenzione di Istanbul | Priorità alla scuola, cartelli e strisiconi fuori dagli istituti: “Anche superiori in presenza” | Proposta Tpo-Làbas: “Come arrivare a contrattazioni ampie, sociali, di coalizione? Perché non il Primo Maggio?”.

31 Marzo 2021 - 20:13

Non una di meno ieri pomeriggio in piazza San Francesco a sostegno donne e delle persone Lgbtq*ia+ in lotta in Turchia e in Polonia contro il ritiro dalla convenzione di Istanbul: per Nudm quest’ultima “è un messaggio chiaro alle donne e alle soggettività LGBT*QIAP+ che vivono in Turchia, ma anche a tutte quelle che vivono o attraversano gli stati di confine dell’Europa. Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Lettonia, Lituania e Slovacchia non hanno mai ratificato la Convenzione, mentre in Polonia ieri 30 marzo si è votato per affidare a una commissione la scrittura di una nuova carta alternativa alla Convenzione di Istanbul in difesa della famiglia tradizionale. Le donne e le soggettività LGBT*QIAP+, in Turchia e nell’Europa dell’Est, si stanno mobilitando senza sosta e noi siamo al loro fianco”.

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 La riapertura dei servizi 0-6 e delle primarie “non ci basta, chiediamo il rientro in presenza anche per i ragazzi delle superiori di primo e secondo grado”. Lo scrive Priorità alla scuola, che oggi ha affisso cartelli e striscioni su diversi istituti, con frasi come : “Non vogliamo brutte sorprese: ci vediamo il 7 tutti a scuola”, “vi siete dimenticati degli adolescenti”, “apriamo tutte le scuole”. Secondo Pas è necessario “prendere parola contro le politiche nel mondo dell’istruzione. A partire  dall’istituzionalizzazione della Dad che soprattutto per le superiori sembra l’obiettivo di questo Governo”.

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“Riders, intermittenti dello spettacolo, facchini, docenti genitori studenti della scuola, autisti e molt* altr* hanno manifestato il 26 e il 27 marzo. Come passare da contrattazioni di categoria e di settore a contrattazioni larghe, ampie, sociali, di coalizione? Perché non il Primo Maggio?”. A lanciare la proposta sono Tpo Làbas.