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Nuovo intervento di public art dedicato alla storia trans-femminista curato da Cheap e realizzato da Moleste | Adesivi firmati da Extinction rebellion su filiali di banche e assicurazioni: “Sistema finanziario continua a investire nel fossile” | Presidio di Noi Restiamo durante cda ateneo: “Odg mostra che la priorità sono i rapporti con le aziende”.

30 Marzo 2021 - 20:19

“LE articolo autodeterminativo” è il titolo di un nuovo intervento di public art dedicato alla storia trans-femminista curato da Cheap e realizzato da Moleste: “I manifesti, che si possono vedere tra via Irnerio via Mascaralla a Bologna, ripercorrono alcuni momenti decisivi per la conquista di diritti, tra percorsi collettivi e figure iconiche, ponendo al centro del ragionamento le passioni che hanno mosso cambiamenti epocali a partire dalla fine del 1800 fino ai giorni nostri. Scorrono così i temi dell’indipendenza, della resistenza, dell’autodeterminazione che hanno portato a conquiste necessarie come il diritto al divorzio (1970), all’aborto (1978), al riconoscimento dei legami same-sex (2016), passando per momenti culturali ‘rivoluzionari’ come l’invasione queer nello spazio pubblico degli Anni 90, la riappropriazione del corpo e del desiderio nell’idea gioiosa del sex-positive degli Anni 80”.

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“Finanzieresti il colllasso climatico? Banche e assicurazioni investono in morte e distruzione”. È il testo di uno degli adesivi firmati da Extinction rebellion e attaccati su alcune filiali. Si legge sulla pagina bolognese della rete: “Il sistema finanziario globale continua a investire massicciamente in progetti di estrazione dei combustibili fossili, contribuendo ad aumentare la quantità di gas climalteranti immessi in atmosfera”, ma “la catastrofe climatica ed ecologica, e quella economica e sociale che ne seguirebbe, incombono sul nostro futuro e l’inadeguatezza della classe dirigente nel riconoscerla e nell’affrontarla è ormai evidente”. Annunciano infine gli attivisti: “Il primo aprile partirà la nostra ondata di ribellione 2012!”, con una denuncia volta a “mostrare le contraddizioni tra quanto le banche dichiarano e quanto stanno realmente facendo!”.

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Presidio di Noi Restiamo oggi sotto il Rettorato, durante la riunione del Cda: “Non ha parlato nemmeno delle difficoltà degli studenti e delle studentesse! L’ordine del giorno di oggi mostra chiaramente che cosa l’università reputi importante: consolidare ulteriormente i rapporti con le aziende del territorio”. Inoltre, “se dal lato dell’eccellenza elitaria abbiamo nuovi master, c’è però anche una particolare attenzione per i nuovi corsi professionalizzanti (lauree a breve termine) che verranno confermati a partire dal a.a. 2021/2022, e per l’istituzione di una fondazione mirata esclusivamente alla formazione universitaria con orientamento professionalizzante: per i ricchi i master internazionali, mentre per gli altri studenti corsi preparati su misura delle aziende”. Si chiedono infine gli studenti: “A chi serve quindi l’università? A noi che siamo spremuti dalle tasse da pagare, plasmati per diventare forza lavoro efficiente, schiacciati da ore e ore di didattica a distanza? O serve ai privati e al loro profitto?”