Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Avvocato vede Zaky: “Dorme per terra dall’arresto”. Possibile rilascio dei dirigenti Eipr | Comune introduce “sospensioni cautelative” per Covid in scuole e nidi, Sgb: “Misura limitativa e non idonea alla gravità della situazione” | Tper fuori da bando sosta, Usb: “Sistema gare da abbandonare” | Usb: “Reddito cittadinanza sotto attacco, va sì modificato ma estendendolo”.

03 Dicembre 2020 - 19:41

Ieri l’avvocato di Patrick Zaky, Huda Nasraallah, “ha potuto fargli visita per la prima volta da quando è stato arrestato”, segnala la campagna Patrick Libero: “La visita è stata generalmente piacevole, sono stati contenti di poter parlare tra loro per un po’ – in presenza di un ufficiale – e lui le ha raccontato un po’ della sua situazione. Huda è rimasto sorpreso di sapere che da quando è stato arrestato dorme per terra, cosa di cui non ha mai parlato o di cui si è lamentato prima, e l’unico motivo per cui lo ha fatto ora è che ha chiesto una pomata e una cintura di sostegno per la schiena, visto che soffre di mal di schiena. I genitori di Patrick sono preoccupati perché non si è mai lamentato di tali problemi di salute prima d’ora, ed è noto per non lamentarsi e sopportare il dolore fisico senza chiedere aiuto, il fatto che abbia chiaramente chiesto aiuto ci rende davvero preoccupati per le sue condizioni di salute che potrebbero solo peggiorare con il freddo”. Sempre ieri anche l’attrice Scarlett Johansson ha chiesto con un video libertà per Zaky e “tutti coloro che in Egitto hanno speso la vita lottando contro l’ingiustizia e ora si ritrovano dietro le sbarre”. Oggi intanto è circolata la notizia che tre dirigenti dell’Eipr, l’ong egiziana con cui collaborava Zaky, potrebbero essere rilasciati entro stasera dopo essere stati arrestati nel giro di pochi giorni a metà novembre. Lo ha comunicato la stessa ong. Ma il provvedimento di scarcerazione non riguarderebbe anche Zaky.

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Il Comune di Bologna ha disciplinato i casi in cui procedere alla “sospensione cautelativa” dell’attività didattica ed educativa di fronte ai casi accertati di Covid nelle scuole, nei nidi d’infanzia e nei servizi educativi comunali. Ma per Sgb si tratta di un provvedimento “limitativo e non idoneo alla gravità della situazione che vede quotidianamente il coinvolgimento dell’intera rete scolastica nella diffusione del contagio Covid-19 di personale, bambini e familiari”. Palazzo D’Accursio “prende atto che il sistema di tracciamento del contagio nei servizi educativi e scolastici da parte dell’Ausl è in affanno”, scrive l’Sgb: “Una presa di ‘coscienza’ tardiva che Sgb aveva già denunciato da tempo, priva di un’analisi seria sulle dinamiche di rischio che ogni giorno si susseguono nelle scuole e nei nidi del Comune”. Da marzo, continua la nota, “stiamo segnalando al Comune, inascoltati, la necessità di gestire in sicurezza con regole certe e condivise i servizi educativi a partire dalla stabilizzazione del personale, la diminuzione dell’orario di permanenza a scuola, l’aumento degli spazi disponibili, la creazione di sezioni ridotte non più pollaio, la sanificazione ordinaria quotidiana e straordinaria in caso di contagio, la creazione di supporti sanitari di quartiere all’intero sistema scolastico”. Ragioni che Sgb porterà domani al presidio dei sindacati di base sotto la Regione.

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“L’esclusione di Tper dalla gara per l’affidamento della Gestione del Piano di sosta e dei Servizi complementari dimostra che il sistema stesso delle gare è da abbandonare. Non si tratta solo di capire e verificare le ragioni di questa esclusione, non si tratta solo di individuare le eventuali responsabilità manageriali se venissero confermate le irregolarità”, scrive l’Usb: “Si tratta di capire che il problema è proprio la scelta politica e aziendale di spezzettare, frantumare, dividere e mettere a gara questi servizi. Da anni stiamo assistendo al crescendo di uno stillicidio di appalti, gare, passaggi di gestione, clausole sociali, proroghe varie: una giungla nella quale a farne le spese sono le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale e gli stessi cittadini utenti della città. In questa situazione risulta impraticabile fare piani aziendali strategici che consentano investimenti utili per il miglioramento dei servizi e a tutela dei lavoratori del settore. Dalle prime reazioni, da parte dell’amministrazione comunale e in particolare dalle dichiarazioni dell’assessore Mazzanti, abbiamo la conferma che è forte la tendenza a lavarsene le mani nel nome del rispetto delle ‘regole’ del mercato e delle competenze diverse tra Comune e Srm”. E’ necessario “dire basta e di chiedere decisioni politiche e aziendali di immediata inversione di marcia a partire da una proroga e dall’affidamento diretto del servizio”.

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“Dall’entrata in vigore del reddito di cittadinanza, ogni occasione è buona per strumentalizzare notizie di cronaca a danno di chi con il reddito di cittadinanza cerca di sopravvivere. Dall’incriminazione per l’utilizzo del reddito per finanziare dei ‘foreign fighters’ (chissà come con poche centinaia di euro al mese) ad attaccare le migliaia di famiglie e singoli che cercano di integrare con il reddito di cittadinanza la propria criticare situazione economica e costretti a lavorare a nero”, sottolinea la Federazione del sociale Emilia-Romagna dell’Usb, commentando un recente fatto di cronaca. “Un attacco da parte dei partiti di destra, dalla Lega a Fdi, ma che arriva in forma più subdola anche dal Partito Democratico, il quale più di una volta si è espresso per una riforma del Rdc”, continua la Federazione, aggiungendo che “il Reddito di cittadinanza va anche per noi modificato, ma estendendolo. In un momento di crisi del mercato del lavoro come quello che stiamo vivendo, quei pochi lavori disponibili risultano ancora più precari, demansionati e per paghe da fame. Il ricatto tra lavoro da fame e i pochi soldi che arrivano con il Rdc spingono molte persone a lavorare in nero. Bisogna estendere il reddito di cittadinanza, aumentandone la platea, rendendolo individuale e assicurando ai precettori cifre che consentano di vivere in maniera dignitosa”.