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::: Notizie brevi :::

Attacchinaggio di Noi Restiamo davanti agli studentati privati | Ricercatori e studenti della rete Brain interrompono lezioni: “Università laboratorio diseguaglianze” | Passante, Comune propone extra tariffa per potenziale mobilità locale, Aria Pesa: “Salute vale meno di un pedaggio?” | Nuova call per contributi a Bolotov.

08 Ottobre 2020 - 21:58

Attacchinaggio di Noi Restiamo davanti agli studentati privati. Scrive il collettivo: “Solo in quartiere Bolognina e negli immediati dintorni, i posti offerti a prezzi esorbitanti dagli studentati privati sono ben 1171. I posti all’interno degli studentati pubblici, nell’intera città di Bologna, sono invece 1599. Questi numeri mettono in luce come la questione abitativa venga lasciata sempre più nelle mani dell’iniziativa dei privati, che con l’assenso e le concessioni da parte del Comune di Bologna continuano a speculare”, mentre chi versa in condizioni di precarietà e sfruttamento subise “una sempre più forte esclusione dalla fascia centrale della città. In una città in cui gli spazi vuoti e sfitti abbondano, c’è bisogno che questi tornino ad essere vissuti da giovani e lavoratori, che vivono sulla loro pelle ogni giorno il problema abitativo e la speculazione dei privati. Gli spazi sfitti e vuoti vanno requisiti!”.

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Brain è una “rete di precari e precarie della ricerca e della didattica, studentesse e studenti coinvolti dai mutamenti imposti dal diffondersi dei contagi” formatasi alcune settimane fa. In questi giorni gli attivisti stanno interrompendo le lezioni dell’Alma Mater per leggere una dichiarazione: “Nessuno sa quando la pandemia cesserà di dettare le sue condizioni – recita il testo – Sappiamo però che i cambiamenti nello studio, nella ricerca e nell’insegnamento stanno accelerando la trasformazione dell’Università in laboratorio della disuguaglianza sociale. Per noi è evidente che solo il cervello collettivo di chi studia e lavora nell’università può produrre una presa di posizione condivisa contro questa trasformazione”.

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“La salute dei cittadini vale meno di un pedaggio autostradale?” Lo chiede Aria Pesa: “La risposta sembra essere sì. Secondo quanto dichiarato di recente dal sindaco di Bologna, responsabile della salute di tutti i cittadini, un pedaggio extra di 20 centesimi nel tratto autostradale bolognese sarebbe la cura ideale al problema dell’incremento di traffico e di inquinamento generato dall’allargamento del numero di corsie con il Passante di mezzo“. Proseguono gli ambientalisti: “Come si può pensare di trasformare in soldi l’aumento di traffico sul Passante scaricando (doppiamente) sulla collettività il costo di un’opera anacronistica e che danneggia i cittadini stessi? A legittimare la scelta non può essere un extra nelle tariffe autostradali da utilizzare per il potenziamento di una mobilità locale più ‘sostenibile’.

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Nuova call del giornale aperiodico Bolotov per inviare all’indirizzo contributibolotov@autistiche.org contributi originali lunghi fino a 6000 battute: “La parola chiave è ‘vite'”, si legge sul sito, dove sono riportate tutte le specifiche tecniche.