Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Biglietterie, Usb incontra assessore regionale: viale Aldo Moro “chiederà spiegazioni a Tper” | Nidi: Sgb, Cobas e Adi proclamano stato di agitazione | Logistica: scioperi a Camst e Psl targati Si Cobas, che con Sgb firma accordo per riapertura magazzino Ups | Consegne, Riders Union: “È tempo di una grande mobilitazione nazionale”.

24 Giugno 2020 - 20:29

Oggi presidio in Regione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori addetti al servizio biglietterie Tper . “Durante il presidio- racconta Usb Lavoro privato– esposte le ragioni della protesta ai consiglieri presenti all’assemblea legislativa regionale. L’assessore ai trasporti Corsini ha ricevuto una delegazione sindacale e ha condiviso con la rappresentanza la giustezza delle rivendicazioni sulla clausola sociale e sulla necessità di un tavolo di trattativa in cui si predispongano tutte le tutele atte a non perdere i diritti acquisiti, in vent’anni anni di contrattazione aziendale, con il cambio appalto. L’assessore si è impegnato a chiedere spiegazioni alla presidente di Tper Giuseppina Gualtieri, nel merito del passaggio peggiorativo dal Ccnl del Commercio a quello Multiservizi, previsto dal cambio d’appalto. L’Usb contesta l’ennesimo affidamento del servizio tramite appalto, con l’aggravante del comportamento antisindacale dell’azienda subentrante, la Holacheck, che ha acquisito una posizione dominante nel sistema dei servizi connessi con il trasporto pubblico regionale. Siamo di fronte al tentativo di peggiorare ulteriormente la condizione contrattuale degli addetti con applicazione di contratti sfavorevoli e con il rifiuto di aprire una trattativa sul passaggio del personale”.

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A Bologna si profila uno sciopero del personale dei nidi in vista dell’apertura dei servizi, annunciata dal Comune, per tre settimane nel mese di luglio: Sgb, Cobas e Adi hanno proclamato lo stato di agitazione, perchè il progetto del Comune non presenta sufficienti condizioni di sicurezza di fronte al rischio Covid e perchè non c’è la previsione di incentivi per gli operatori in contraddizione, affermano i sindacati, con il contratto nazionale. Sgb riferisce di aver scritto alla Prefettura per l’attivazione delle procedure di conciliazione che sono obbligatorie prima della dichiarazione dell’astensione dal lavoro: “Se l’amministrazione comunale non torna indietro nelle sue decisioni perentorie si va verso lo sciopero di tutto il personale dei nidi”. Cobas e Adi hanno avanzano invece una “richiesta urgentissima di incontro all’assessora Susanna Zaccaria, poichè si tratta di questioni politiche serie e improcrastinabili, relative a violazioni di norme contrattuali non risolvibili in sede tecnica”.

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Ancora scioperi targati Si Cobas, negli ultimi giorni, all’interno della logistica bolognese: le proteste hanno riguardato sia il magazzino Camst che la Psl (che lavora per Maisons du monde), in entrambi i casi all’Interporto. Intanto, Si Cobas e Sgb rendono noto che riaprirà entro il 15 luglio (inizialmente per cinque ore) l’hub Ups di Calderara di Reno. I due sindacati ieri hanno firmato in Prefettura un accordo con il Gruppo Tmg, che  lavora in appalto nell’hub. Nel sito lavorano 109 addetti, e “in piena emergenza sanitaria- spiegano Sgb e Si Cobas- la ‘New Logistic’ srl del Gruppo Tmg ci ha comunicato la sospensione temporanea  delle attività fino a data da destinarsi”. A questo stop “è seguito il cambio appalto a favore di Tmg, e contestualmente è scattata la cassa integrazione a zero ore per tutti i lavoratori”. Sospensione e cassa integrazione che, denunciano le organizzazioni sindacali, sono state decise “non per un calo produttivo, ma semplicemente perchè la merce è stata dirottata verso altri siti produttivi”, tra cui quello di Carpi, dove si è verificato un focolaio di Covid e un dipendente 43enne è morto. Secondo Sgb e Si Cobas si è trattato di “procedure poco trasparenti, il cui unico obiettivo era avviare un progetto di ristrutturazione per espellere i lavoratori sindacalizzati”.

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“Stiamo lavorando a livello regionale per costruire un tavolo di confronto tra le varie parti e con le piattaforme stesse, rispetto al quale ci auguriamo che avranno la decenza di non sottrarsi, almeno stavolta. Siamo anche vigili sull’autunno, quando si chiarirà il destino del percorso della legge nazionale che prevede, entro novembre, la definizione di un tavolo di trattativa per un contratto di settore o l’applicazione delle tutele della subordinazione a tutti. Crediamo, infine, che sia il momento di muoversi verso la costruzione di una grande mobilitazione nazionale, provando a trovare una data autunnale di azioni dislocate in tutte le città”, dichiarano i ciclofattorini di Riders Union: “La battaglia è ancora lunga, ma i riders stanno dimostrando che solo con la lotta si può ottenere un reale cambiamento”.