Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Lavoratrici/ori delle biglietterie entrano nella sede di Tper, l’Usb: “La pazienza è finita” | Adl Cobas sulle misure del Comune per sostenere gli affitti: “Un ‘topolino’ che andrà principalmente a tutelare i mancati guadagni dei proprietari” | Sgb sulla riapertura di scuole e nidi: dall’Ies “solo aria fritta”.

11 Giugno 2020 - 21:29
Incursione delle lavoratrici e dei lavoratori delle biglietterie nella sede di Tper. L’iniziativa è partita da un presidio che l’Usb aveva convocato fuori dall’azienda. Ma visto l’atteggiamento di “chiusura” da parte di Tper, i manifestanti sono entrati all’interno in corteo: “La pazienza è finita. Con le lavoratrici e i lavoratori andriamo dentro Tper e facciamo sentire la nostra voce!”, ha scritto il sindacato sui social. Dai piani piani alti è sceso il responsabile delle risorse umane e delle relazioni sindacali, che ha respinto la richiesta di incontro e allertato le forze dell’ordine, senza comunque ottenere in questo modo l’uscita delle/i lavoratrici/ori. E’ la seconda iniziativa in pochi giorni, visto che lunedì una delegazione “si è recata presso il Comune di Bologna per rilanciare l’ormai decennale lotta che portiamo avanti e per verificare la volontà della Giunta di tenere fede all’impegno preso il 20/1/2020 con un ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale- ha ricordato Usb- nel quale si impegnava a risolvere le criticità segnalate e a valutare la possibilità di gestire internamente il servizio di biglietteria anziché appaltarlo. Contrariamente a quanto affermato nell’udienza conoscitiva tenutasi in comune il 31/1/2020, alle parole rassicuranti in merito alla clausola sociale e all’integrale mantenimento dei diritti, non sono seguiti fatti corrispondenti. Lo stato dell’arte ha confermato le tristi previsioni su cui il sindacato Usb aveva allertato: lo smembramento di un cantiere di 30 lavoratori operanti su Bologna e Ferrara sotto tre aziende diverse, la dichiarata volontà di Holacheck di modificare in senso peggiorativo il contratto di lavoro applicato da vent’anni alle lavoratrici e ai lavoratori, con addirittura un ipotetico periodo di prova e infine il continuo rifuggire da tavoli di confronto”.
* * *

Adl Cobas sulle recenti misure di sostegno agli affitti varate dal Comune di Bologna: “Non tutto da buttare ma molto ancora da fare. E’ ovvio che sulla base delle scarse risorse messe a disposizione dalla Regione era difficile immaginare molto di meglio, qualora non si siano voluti ipotizzare importanti investimenti da parte del Comune e senza andare a ‘battere cassa’ dall’Università e dai grandi proprietari. Seppur adottando criteri innovativi (premiare l’abbassamento del canone, domicilio come requisito al posto della residenza e riconoscimento dell’inadeguatezza dell’Isee ci sembrano scelte importanti ed azzeccate) il risultato è un ‘topolino’ che andrà principalmente a tutelare i mancati guadagni dei proprietari lasciandoli comunque liberi di scegliere se ridurre o meno il canone.  In pratica, con questo impianto che non prevede sanzioni per i proprietari che non vorranno rinunciare neanche ad un euro (alla faccia del contesto di crisi generale), per chi ha il proprietario di casa indisponibile a ridurre l’affitto non ci sarà alcuna soluzione. Servono infatti molte più risorse (ed abbiamo qualche idea sul dove andarle a prendere…), come servono meccanismi sanzionatori verso proprietari che continuano a tenere case vuote, si rifiutano di ridurre i canoni o di trasformarli in canone concordato, rispetto al quale c’è probabilmente bisogno di rivedere al ribasso gli indici per il calcolo”.

* * *

“Aria fritta”. Così Sgb giudica l’incontro avuto oggi con l’Ies sul progetto di fine anno scolastico: solo “decisioni imposte” e “nessun impegno per il 2020/2021”. Al tavolo “abbiamo chiesto la convocazione immediata di un tavolo permanente per la riapertura in sicurezza delle scuole e dei nidi per il prossimo anno scolastico 2020/2021. La risposta della direttrice è stata che non ci sono ancora i presupposti. Quando avranno delle indicazioni dal Governo, ci informeranno (la stessa ha già dimenticato l’impegno solenne preso pochi giorni fa in commissione consiliare , alla presenza dei consiglieri, dei sindacati e dei comitati di genitori per la realizzazione di un tavolo di consultazione permanente per costruire insieme il dopo-Ies)”. La conclusione è che “la Ies non si smentisce mai, ed anche a pochi giorni dalla conclusione del mandato, persevera con il suo atteggiamento evasivo ed arrogante. A nulla sono servite le sollecitazioni da parte di alcuni esponenti politici, del nostro sindacato e dei comitati di genitori durante le commissioni consiliari , per un percorso di riapertura dei servizi educativi e scolastici con il coinvolgimento di chi ci lavora e di chi li rappresenta!”.