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::: Notizie brevi :::

Presidio allo store di Casalecchio: “Smaschieriamo Ikea, convenienza mobili scambiata con sicurezza lavoratori” | Alla Toyota carrelli elevatori “dipendenti non possono gestire proprio tempo e propria vita | Flash mob natalizio sul legame regali-rifiuti | People Mover al modico prezzo di 8,70 euro a corsa.

21 Dicembre 2019 - 18:32

Presidio dell’Usb (insieme a Noi Restiamo) ieri davanti all’Ikea di Casalecchio di Reno in solidarietà ai lavoratori degli appalti. L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito della giornata nazionale “Smascheriamo Ikea”. Spiega il sindacato di base: “Ikea utilizza nei propri magazzini il maggior numero possibile di lavoratori precari dipendenti delle cooperative. Ciò avviene perché così ottiene il duplice risultato di risparmiare sui costi e poter spadroneggiare col ricatto e la paura che la precarietà del sistema degli appalti porta con sé. Quando un lavoratore alle dipendenze di un fornitore di servizi in Ikea si ammala o si infortuna non percepisce l’integrazione economica che il datore di lavoro dovrebbe pagare rispetto la quota che coprono Inps o Inail. Per il facchino di una cooperativa rinunciare ad una parte consistente di salario a causa di una malattia non pienamente retribuita significa andare a lavorare anche in non buone condizioni di salute per poter portare a casa uno straccio di stipendio appena sufficiente a sfamare i figli”. E quindi: “Quando compriamo un mobile ad un prezzo buono che la pubblicità Ikea ci invoglia ad acquistare anche per le caratteristiche di sostenibilità ecologica dobbiamo sapere che tale convenienza la paga la sicurezza dei lavoratori che movimentano quelle merci”.

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Alla Toyota carrelli elevatori “i lavoratori non possono scegliere come gestire il proprio tempo e la propria vita”, scrive Usb. “Dopo anni in cui l’azienda chiedeva la flessibilità dei lavoratori per far fronte a diverse problematiche produttive e/o organizzative, ieri 19 dicembre è stato raggiunto l’accordo: Usb, contraria da sempre all’uso di questo strumento perché rende i lavoratori come ‘fisarmonica’, ha detto no”, riporta il sindacato: “L’azienda ha chiesto di lavorare 30 ore in più tra gennaio e marzo, nonostante inizialmente avesse espresso criticità produttive dovute alla mancanza di materiale proveniente dal Giappone. L’accordo prevede che le 30 ore vadano in una banca ore apposita con l’aggiunta di ulteriori 18 ore finanziate dall’azienda che verranno utilizzate per coprire diverse giornate di chiusure collettive imposte per fa-re fronte a necessità aziendali. Come Usb avevamo chiesto di utilizzare il pacchetto di quelle ore per sperimentare una riduzione d’orario estivo per far fronte al continuo innalzamento delle temperature”, visto che in officina “non vi è un adeguato impianto di abbattimento della temperatura”. I termini dell’accordo “sono stati illustrati nell’assemblea dei lavoratori, che su 560 se ne sono presentati poco più di 100. Assemblea concitatissima alla fine della quale quasi tutti i lavoratori hanno abbandonato la sala contestando l’accordo. L’accordo è stato comunque fatto votare per alzata di mano ad una cinquantina di lavoratori, praticamente spaccati a metà. Una votazione farlocca, vista l’importanza della tematica. Usb aveva chiesto un referendum a voto segreto”.

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Regali riciclati, fai da te, ecosostenibili: tali insomma da non produrre ulteriori rifiuti. È il suggerimento di Extinction rebellion che sul tema ha svolto ieri un flash mob sotto l’albero di Natale di piazza Nettuno. Gli attivisti hanno inscenato una rilettura contemporanea del “Canto di Natale” di Charles Dickens mostrando lo spirito del Natale presente, passato e futuro per sottolineare che più prodotti superflui vengono comprati oggi, più rifiuti in regalo arriveranno il prossimo anno.

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Dall’aeroporto in stazione (o viceversa) al modico prezzo di 8,70 euro, che diventano 16 in caso di viaggio andata e ritorno. Ecco quanto costerà un biglietto del People Mover, che dovrebbe entrare in funzione tra qualche settimana. La tariffa è stata comunicata da Marconi Express, la società che ha costruito e gestirà la monorotaia. Una volta in servizio la nuova navetta, sarà eliminato il bus Blq che oggi collega stazione e aeroporto (6 euro a corsa) perchè gli accordi per la realizzazione del People Mover escludono la concorrenza di altri mezzi di trasporto pubblico. Per gli orari non coperti dal nuovo servizio l’amministrazione ha affermato che sarà istituita una nuova linea di bus: costerà di più delle normali linee urbane, ma il costo preciso del biglietto non è stato ancora diffuso.