Acabnews Bologna

No alla fondazione per nidi e materne, centinaia in corteo [aggiornamento]

Dade, genitori e bambini hanno manifestato contro il progetto del comune di appaltare diversi servizi ed affidare asili e scuole delll’infanzia a una fondazione pubblico-privata.

24 Maggio 2012 - 18:56

C’erano tante dade e coi cartelli al collo, altre maestre con in mano grosse campanelle, molte mamme coi bambini, al corteo, promosso da Usb, Comitato genitori e Coordinamento Operatori Sociali, che ha sfilato dietro agli striscioni “No alla privatizzazione, no alla Fondazione” e “Nido e scuola pubblica per tutti i bambini, no agli appalti no alla Fondazione” da Piazza XX Settembre lungo via Indipendenza e si sta concludendo mentre scriviamo in Piazza Roosvelt.

Dal camioncino che apriva il corteo venivano diffuse canzoni decisamente “a tema” come “Era una casa molto carina” e “Ninna nanna”. In Prefettura, spiega Luigi Marinelli di Usb, l’intenzione è di “consegnare un documento di protesta dato che il Comune sta prendendo la scusa dei vincoli di bilancio per aziendalizzare la scuola”.

> Aggiornamento ore 20,20:

All’urlo di “Merola Erode i diritti dei bambini”, accorciato anche in un significativo “Merola Erode”, il corteo ha percorso via Indipendenza e si è ingrossato via via che risaliva verso piazza Maggiore fino a contare diverse centinaia di manifestanti.

Alla fne i manifestanti sono arrivati sotto la Prefettura, dove una delegazione ha consegnato una lettera diretta al premier Mario Monti e al ministro Francesco Profumo per chiedere di togliere i vincoli di bilancio sulle scuole e di sbloccare le assunzioni.

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> Il comunicato di adesione al corte del Coordinamento Operatori Sociali:

  Perché le educatrici scolastiche già esternalizzate sono contro nuove esternalizzazioni e contro la fondazione?

L’operazione che il Comune di Bologna intende portare avanti, in merito ai servizi dei nidi e alle scuole dell’infanzia, esternalizzando subito parte del servizio (assistenza handicap, ATA, orario prolungato), e realizzando a breve una fondazione, non può che vederci contrari perché:

1 – Le nostre lotte nell’ultimo anno vanno nella direzione opposta. Noi contestiamo le condizioni di lavoro che subiamo perché i nostri datori di lavoro (coop. sociali) vincono appalti al massimo ribasso; appalti emanati dagli enti locali (comuni, ASP) con l’unico criterio del risparmio, e senza alcun reale progetto di qualità;

2 – La politica delle esternalizzazioni dei servizi pubblici, contrariamente a quanto potrebbe apparire dopo un’analisi superficiale, non avvantaggierebbe le lavoratrici attualmente impiegate con funzioni pubbliche nel privato ma aumenterebbe la precarietà.

3 – Continuare a dare in gestione alle cooperative i servizi alla persona significa smantellarli; la netta diminuzione di garanzie contrattuali dei lavoratori corrisponde a una diminuzione della qualità dei servizi; l’esigenza del privato di guadagnarci corrisponde all’automatico aumento delle rette per il cittadino che necessita dei servizi (vedi centri estivi).

4 – Non vogliamo che il welfare si trasformi, come nelle intenzioni di questa giunta (vedi piano strategico), in sussidiarietà, dove il diritto ai servizi, all’assistenza, alla casa diventa l’elemosina che tramite enti caritatevoli o cooperative sociali viene elargita alla cittadinanza in modo discrezionale, usando lavoratori travestiti da volontari a due euro l’ora!

5 – Vogliamo rompere quelle logiche in cui le lotte sono legate al proprio orticello, dove ogni lavoratore guarda solo ciò che gli appare immediato e vicino a sé (al tempo determinato non interessa che fine farà il precario, al lavoratore del privato non interessa quello che succederà a chi lavora nel pubblico). Vogliamo aprirci a una lotta più ampia, per i ‘beni comuni’, nel nostro caso la scuola e i servizi alla persona.

Per questi motivi siamo al fianco dei cittadini, delle famiglie e delle lavoratrici e dei lavoratori dei nidi e delle materne, contro l’esternalizzazione dei servizi, contro la creazione della fondazione, per la tutela dei diritti dei lavoratori tutti, pubblici e privati.

Aderiamo e invitiamo tutti i nostri colleghi a farlo,

alla manifestazione indetta dal comitato genitori nidi e materne e dall’USB

Giovedì 24 maggio ore 17.30 –

piazza XX settembre – Bologna

Coordinamento Operatori Sociali Bologna