Storia e memoria

”Narrazioni antifasciste”, percorsi e pratiche a confronto [audio]

Pubblichiamo la registrazione dell’incontro tenutosi a Vag61 lo scorso 28 maggio, 45 anni dopo la strage di piazza della Loggia, con la partecipazione di Wu Ming 1, Maddalena Gretel Cammelli, Radio Onda d’Urto, Smk Videofactory e CentroDoc “Lorusso – Giuliani”.

01 Giugno 2019 - 14:35

In occasione del quarantacinquesimo anniversario della strage fascista e di Stato di piazza della Loggia a Brescia del 28 maggio 1974 si è tenuto martedì scorso a Vag61 “Narrazioni antifasciste”, un momento di confronto e dibattito su pratiche e percorsi antifascisti, con la partecipazione di Wu Ming 1; Maddalena Gretel Cammelli, autrice del libro “Fascisti del terzo millennio. Per un’antropologia di CasaPound”; Manuel Colosio, della redazione di Radio Onda d’Urto; Smk Videofactory e CentroDoc “F.Lorusso – C.Giuliani”. L’idea di incontrarsi nell’anniversario di piazza della Loggia è nata – hanno detto gli organizzatori – dalla “volontà di tenere viva e attualizzare la memoria di una strage che ci tocca nel vivo, perchè fu compiuta contro una manifestazione antifascista, convocata contro un’escalation di violenze di matrice neofascista” che in quel momento storico stava lanciando un attacco a movimenti e lavoratori, e che culminò con la bomba in piazza.

Pubblichiamo la registrazione del dibattito, segnalando che ha preso il via dalla recente presa di posizione del collettivo Wu Ming contro la partecipazione della casa editrice Altaforte di CasaPound al Salone del Libro di Torino, che è riuscita a determinare l’esclusione dei neofascisti dal salone e a “stabilire un precedente e a segnare un punto: per la prima volta CasaPound ha avuto uno spazio in meno e non uno in più” – questo quanto detto da Wu Ming 1 – e a far sì che anche altre fiere dell’editoria stiano mettendo, dopo questo episodio, fra le loro priorità quella di non consentire presenze neofasciste nei propri appuntamenti. I partecipanti al tavolo si sono successivamente confrontati su alcuni elementi utili a delineare un’antropologia del neofascismo contemporaneo, per poi analizzare temi inerenti alla comunicazione e trasmissione della memoria storica del periodo delle stragi fasciste oggi, e infine provare a mettere in campo alcune riflessioni su strumenti e pratiche antifasciste nella contemporaneità, mettendo l’accento sull’importanza di un lavoro culturale antifascista.

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